MARTINA LEONARDI CONTRO STEFANIA PROIETTI
Quale candidata alle Regionali Umbre con la lista sostenuta da Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, non posso esimermi dal rispondere alla Candidata Proietti che in un’intervista sul Fatto Quotidiano ha dichiarato parole che dovrebbero farci riflettere su quale sinistra vogliamo al governo della nostra Regione. Proietti passa dai diritti umani a quelli sociali, stracciandone ogni senso e significato. Le sue parole sono vuote di fronte a azioni che i partiti che la sostengono, in testa il PD, continuano a portare avanti.
Egregia Sindaca Proietti, partiamo da ciò che ci sta più a cuore i diritti umani, dai quali a discesa ricadono tutti gli altri diritti.
In merito alla situazione palestinese Lei, sull' intervista che ha rilasciato al Fatto Quotidiano dichiara che la diplomazia internazionale è bloccata dalla burocrazia e dai veti del Consiglio di Sicurezza. Ma lo pensa davvero o è la classica risposta tipica di chi non vuol dire niente convincendo gli altri di aver detto tutto?
Come Lei sicuramente saprà, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha emanato circa 70 Risoluzioni relative alla situazione israelo-palestinese ma una trentina di queste sono state bloccate dal veto USA perché sfavorevoli ad Israele. Di Risoluzioni dell’Assemblea Generale ne ha emanate centinaia, ma nessuna, né del Consiglio di Sicurezza né dell’Assemblea Generale è mai stata rispettata da Israele e senza mai subire una benché minima sanzione per queste violazioni finendo per ridicolizzare l’Istituzione più importante sorta proprio per tutelare i diritti internazionali.
Lei saprà benissimo anche che Israele si oppone regolarmente e illegalmente alla presenza di osservatori internazionali o dell' ONU e rifiuta, sempre illegalmente, anche le commissioni d’inchiesta come nel caso di Jenin del 2022 tanto per ricordare un caso.
La diplomazia internazionale e il Consiglio di Sicurezza hanno lavorato Signora Proietti, ma le protezioni di cui gode Israele hanno reso nullo il loro lavoro addirittura screditando la loro immagine. Lei pensa che la soluzione del conflitto israeliano palestinese sia quella di due popoli e
due Stati: se consideriamo i confini del “48, quelli proposti dalla Risoluzione 181, o forse quelli del “67, accettati negli accordi di Oslo, potremmo definirla una soluzione, ingiusta per il popolo indigeno, ma una soluzione possibile. Ma quelli di 10 anni fa come Lei dice nella Sua intervista, no, vada a vedere le carte della Cisgiordania mangiata dalle colonie illegali e converrà con me che non è una soluzione accettabile.
Mi rallegro, sinceramente, per le sue dichiarazioni circa l' eliminazione delle armi dalla faccia della terra e il boicottaggio delle banche armate. Lei nel suo partito e in quelli che la sostengono, è un' avanguardista e speriamo che possa aprire una nuova strada nelle faccende del PD, anche se la vedo dura!
Visto che Israele possiede un armamento nucleare, ma non ha firmato il trattato contro la proliferazione delle armi nucleari, contro le mine antiuomo etc, Le volevo porre una domanda: quali governi hanno fornito o continuano a fornire armi allo stato di Israele? Se vuole può rispondermi in privato! Mi troverà e ci troverà al suo fianco sul disarmo e, ci troverà pronti, se vorrà, a dialogare affinché le fabbriche di armi in Umbria vengano convertite. Sicuramente nel Suo programma elettorale troveremo traccia di questo argomento, nel nostro è in punto
fondamentale: la pace si fa con i fatti non con le parole. Infine, concordo con Lei sul fatto che non bisogna scoraggiarsi nel tentativo di abbattere il muro dell’indifferenza dando una voce forte e unita che arrivi alle popolazioni e ai potenti di tutto il mondo.
Veniamo ai diritti civili, che da transfemminista quale sono non posso che essere preoccupata in merito alle sue dichiarazioni. Perché ritiene necessaria la presenza del Servizio Sociale per le donne che decidono di procedere con un’interruzione di gravidanza? Cosa dovrebbe fare nello specifico un’assistente sociale? Posto il fatto che il Servizio è già in ogni ospedale e nei consultori (se non fossero stati chiusi o ridotti al
lastrico dalle Giunte Pd) ma precisamente che funzione avrebbe? Sembra anche non sapere che il Sevizio Sociale, di cui ho contezza perché ci lavoro, subisce continui tagli e non riesce neanche a rispondere alle esigenze di minori o persone fragili che ne avrebbero bisogno. Le donne, cara Proietti, hanno bisogni di libertà e autodeterminazione. Hanno bisogno che si faccia finita della propaganda sui loro corpi.
Nella nostra lista troverà persone attiviste e del mondo LGBTQA+ , cosa vuol dire stoppare le loro richieste in campo di diritti con un generico “esistono le unioni civili e comunque non sono molte?” Certo, nel suo Comune, ho letto da alcuni giornali e spero non sia vero anzi sono certa che mi sconfesserà, nessuno del Consiglio Comunale o Lei stessa celebra queste unioni, perché? Le Famiglie Arcobaleno vogliono avere gli stessi diritti di quelle “Tradizionali”, lo metto tra virgolette perché per me tradizionale è un termine vuoto e che non esiste, la famiglia nella storia è cambiata tante volte e in virtù dell’abbattimento del Patriarcato è necessario oggi aprire a nuovi schemi di relazione e famiglia. Io sono per la famiglia Queer, nel senso Murgiano del termine.
La vita è vita anche su un letto di ospedale certo, ma in virtù di quel Dio in cui Lei crede, ognuno di noi in vita sua è dotato di libero arbitrio: è necessaria una legge sul fine vita che tuteli la volontà di avere una dignità nella vita, nella malattia e nella morte. Su questi temi invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a seguire la nostra campagna elettorale nonché alla manifestazione del 5 ottobre, una manifestazione per i diritti
umani, proprio quelli che i “pro genocidio” calpestano tutti i giorni. Invitiamo anche tutti i giornali e gionalisti/e a ricordarsi che non si candidano due schieramenti, è necessario quindi anche in virtù della par condicio di dare spazio anche agli altri e alle altre.
Martina Leonardi candidata regione Umbria per POTERE AL POPOLO e PARTITO COMUNISTA ITALIANO
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