MA IL VERDE DEI VERDI D'EUROPA NON È SPERANZA DI PACE!
Dal programma elettorale del Partito Verde Europeo è possibile estrapolare, fra tante formulazioni generiche, alcune indicazioni precise sulla politica estera europea in merito alle guerre in corso, in primis in Ucraina, e ai rapporti con la Nato; come dice efficacemente Claudio Grassi (coordinatore della Associazione politica " Il coraggio della pace disarma", nonché membro autorevole dello staff di Michele Santoro e della lista " Pace Terra Dignità), queste indicazioni si riducono sostanzialmente a tre:
1) proseguire senza alcun limite la guerra in Ucraina attraverso il sostegno finanziario e militare dell'Unione Europea;
2) sviluppare la crescente integrazione tra l'Unione Europea e la NATO;
3) rimuovere la regola del consenso all'unanimità sui temi di politica internazionale e militare per impedire che un singolo Stato possa opporsi al processo di militarizzazione dell'Europa.
Qualche citazione a sostegno:
"... Come Verdi, siamo fermamente convinti della nostra solidarietà e del nostro sostegno all'Ucraina e della necessità di un continuo supporto finanziario e militare. La lotta del popolo ucraino per la libertà, la pace e l'adesione all'Unione europea è la nostra lotta...
...Per l'UE, un approccio multilaterale comprende anche il rafforzamento e l'approfondimento della cooperazione con la NATO, nel rispetto di una chiara divisione delle competenze e senza stabilire precedenze..."
Linee programmatiche di una chiarezza cristallina, non c'è che dire!
Peccato che l'obiettivo della Pace, in tutto questo, sia praticamente e gravemente assente. O meglio, anzi peggio, sia vanificato o ridotto a mera futuribile conseguenza (impossibile nei tempi brevi) di una Guerra a oltranza - specificamente in Ucraina- lanciata arditamente fino alla vittoria finale ( evidentemente sicura, secondo la Fede Verde, nonostante tutte le smentite del principio di realtà; e inoltre: quando? e a che prezzo?)
dell'Esercito della Salvezza targato Nato, contro il Nemico, incarnazione del Male Assoluto!
Insomma, siamo al solito vetusto principio del "se vuoi la pace prepara la guerra": " bubbole" - direbbe Ungaretti- "ma gli uomini a volte s'illudono e si mettono in fila dietro alle bubbole".
Ora, fa specie leggere nero su bianco un tale capovolgimento di fronte ( è il caso di dirlo) rispetto allo storico pacifismo verde, nell'attuale Partito Verde Europeo.
Effetto dei tempi bui che stiamo vivendo? E della ferrea militarizzazione delle coscienze nonché
delle teste, disposte a tutto, anche ad avvelenare la terra che si vorrebbe "liberare" e lastricarla di cadaveri - per chissà quanto altro tempo ancora- pur di liberarsi chissà quando (o quando mai?) della odiata potenza russa e della sua vituperata energia fossile?
Non saprei.
O forse la (apparente) contraddizione sta nel fatto di non riuscire a vedere la sostanziale inapplicabilità degli innumerevoli e magnifici rimedi proposti dai Verdi per le crisi ambientali: rimedi del tutto inutili se rimane inalterato il sistema (capitalistico) che produce tanto le crisi ambientali quanto le guerre che quelle crisi ambientali acuiscono a dismisura; ma su questo nodo spinoso i Verdi non a caso sorvolano, forse perché - come dice acutamente il nostro amico Roberto D'Agostino - in quel sistema tranquillamente "galleggiano", limitandosi a voler "cambiarne l'arredamento" ...
E infatti la battaglia per la pace e contro la guerra nel programma dei Verdi europei si vanifica e si stravolge nel plauso alle misure per rafforzare la ferrea saldatura Europa-Nato ai fini della Guerra Santa fino alla vittoria contro il Nemico ( cioè contro tutti quelli che non sono Occidente- l' Occidente buono, bello, liberale e, perché no, anche ricco- , ma in primis contro l'autocrate russo...).
Particolarmente pericoloso , a nostro avviso, è l'obiettivo di rimuovere il principio del consenso all' unanimità in materia di politica internazionale e
militare per impedire che un singolo Stato possa opporsi alla militarizzazione dell'Europa e ad avventure di belligeranza sempre più spinta e difficilmente reversibile: una misura chiaramente orientata nella direzione della costruzione un super- stato europeo che annullerebbe la sovranità degli Stati nazionali in materie sensibili come la pace e la guerra vanificando le loro costituzioni su cui si fonda la sovranità popolare, cioè il cuore della democrazia ( proviamo a immaginare che fine farebbe la nostra Costituzione con l' articolo 11, del resto già sostanzialmente svuotato, ma ciò non toglie che le cose non possano ulteriormente peggiorare!). Se a questo aggiungiamo il combinato disposto del rafforzamento della cooperazione con la Nato, non è difficile immaginare cosa ci potrebbe aspettare: che uno Stoltenberg qualsiasi agisca davvero come ministro della Guerra della UE ( e non certo su mandato del "popolo sovrano", perché la UE non disponde - per fortuna, oserei dire - di una Costituzione comune)!
Ma ai Verdi europei tutto questo non interessa, proiettati come sono verso la militarizzazione d'Europa in funzione della guerra contro la Russia.
Ma per noi che dobbiamo votare in Italia sarebbe interessante sapere, invece, cosa ne dicono i nostri pacifici Verdi italiani di questa prospettiva glaciale di guerra a oltranza ai confini orientali d'Europa, sulle sponde del Dniepr, che si dispiega dalle linee pagmmatiche dei loro fratelli Verdi continentali! ( A meno che non si voglia dare ad intendere che quei punti - sottoscritti anche dalla delegazione italiana - non valgono per i Verdi italiani: come dire, i principi universali sono questi, ma se non vi piacciono ne abbiamo pronti degli altri!)
E gli altrettanto pacifici esponenti di Sinistra italiana, sposati ai Verdi in un'alleanza indissolubile,
benedetta dal PD - di Letta come di Schein- che ne pensano? Oltre alle nobili battaglie umanitarie in cui sono ultimamente concentrati, c'è infatti dell'altro di MARCIO che si muove nel cuore malato d'Europa ammorbando l'aria che respiriamo sempre più a fatica! E quel MARCIO quando, come e soprattutto con chi lo combattiamo? Con i Verdi fratelli dei Verdi che votano a favore di tutte - tutte - le misure di guerra?
Sarebbe intanto auspicabile e importante che il M5S, presa visione dei toni fin troppo marziali e guerreschi del Partito Verde Europeo, voglia ripensare l'adesione a quel gruppo nel parlamento europeo: che fine farebbe, infatti, il suo impegno per la pace, se vi entrasse?
Quanto a noi, ci sentiamo confermati nella decisione di premiare col voto la generosità e il coraggio con cui le candidate e i candidati della lista PACE TERRA DIGNITÀ, guidata da Michele Santoro e Raniero La Valle, sullo slancio delle 100.000 firme raccolte in tutta Italia in un battibaleno, conducono la battaglia a oltranza, senza se e senza ma, contro la Guerra e contro le Guerre: anche quelle della Nato, anche quelle finanziate dalla Unione Europea e dai nostri governi sovranisti a chiacchiere ma per niente sovrani, pronti anzi al sacrificio, e ai sacrifici, del popolo sovrano, sull'altare di interessi esterni all'Italia e all'Europa...
Sì, non c'è alternativa!
Rafforziamo col nostro VOTO il VOLO ( l'alto volo) della colomba bianca - recante nel becco un ramoscello verde d'ulivo - sul cielo rosso della nostra passione e della nostra speranza! ...
 

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