LORO ERANO PRONTI A GOVERNARE (di Giovanni Maria Calabretta)
1. Nel mentre la premier stava tenendo il discorso sulla fiducia al governo, il ministro Piantedosi manda una squadra di poliziotti all’Università la Sapienza di Roma per ripristinare l’ordine turbato da una manifestazione di protesta di studenti contro un convegno organizzato da Azione Universitaria.
2. Nei primissimi giorni di governo a Modena è in corso un raduno RAVE. Piantedosi ordina di ripristinare l’ordine con qualsiasi mezzo, non escluso l’uso della forza. Prefettura e Questura mettono in campo una azione non violenta e comunque ottengono lo sgombero del capannone. Piantedosi, cogliendo l’occasione, presenta in Consiglio dei Ministri un decreto legge, cosiddetto anti Rave, che limita anche le legittime espressioni di dissenso.
3. Il flusso di migranti, in attesa dei blocchi navali, continua ad interessare il nostro Paese e vede le ONG impegnate a salvare vite umane; che fa Piantedosi? Dà disposizioni incalzanti: altolà, chi va là, ma quanti siete? non si sbarca, poi, sbarcano solo le donne e i bambini, poi i bisognosi di cure, infine gli danno smacco i medici che vanno a fare le visite e certificano che anche il “carico residuale” è bisognoso di cure e quindi sbarca. Non contento provoca un incidente diplomatico con la Francia inviando un “carico residuale” a Tolone.
4. È il momento della legge di bilancio che raccoglie tutti i propositi espressi nei due mesi precedenti: innalzato il limite alla circolazione di contanti, limite al pagamento tramite POS, abolizione del Reddito di cittadinanza, 12 condoni fiscali ecc.
5. “Poniamo rimedio” alla “scellerata” legge sul Superbonus 110, che secondo Giorgetti avrebbe prodotto un debito pro-capite di 2000 € per ogni cittadino italiano, neonati compresi, e permesso non so quanti miliardi di frodi. Balle! Le frodi sono relative agli altri bonus, quelli delle facciate ecc., mentre quelli relative al 110 sono pochissime, i ritorni per le casse dello stato sono stati e saranno remunerativi rispetto agli investimenti. Gridando allo scandalo ridisegnano l’ecobonus senza la cessione del credito al 90% favorendo le classi agiate che hanno risparmi sufficienti e capienza fiscale.
6. Il problema dei problemi, quello di ridurre gli squilibri territoriali tra nord e sud, è affrontato e “risolto” con la legge porcata 2, quella del leghista Calderoli, autonomia differenziata, secondo cui la sanità, l’istruzione, i trasporti, il welfare in genere saranno garantiti a livelli di eccellenza in alcune regioni e a livello minimo (che vorrà dire?) in altre. Passa il principio secondo cui il cittadino meridionale, che paga le tasse come un lombardo, usufruirà di servizi di livello inferiore.
7. I primi di febbraio si consuma la sceneggiata alla Camera dei Deputati che vede protagonista il gracchiante Donzelli, in arte Minni (la fidanzata di topolino), vice presidente del COPASIR e plenipotenziario di Fratelli d’Italia, il partito della premier. Concitato si chiede “io voglio sapere da che parte sta il PD, dalla parte dello Stato o dalla parte della mafia?"
8. In un liceo di Enna nel mentre gli studenti discutono sulla legalizzazione della cannabis, in un dibattito autorizzato dal dirigente, irrompe la Polizia che registra le generalità dei partecipanti.
9. A Firenze in strada, davanti al liceo Michelangiolo, una squadra di militanti di Azione Giovani, strettamente legata al partito della premier, picchia alcuni studenti di sinistra. Si tratta di un pestaggio in piena regola, che richiama tempi ormai passati e che pensavamo superati. Nessuna condanna da parte del governo e della sua presidente. La dirigente scolastica di un liceo scientifico di Firenze scrive una lettera aperta agli studenti ricordando che il fascismo è nato “ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio … che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”. Il ministro Valditara accusa pesantemente la dirigente e minaccia provvedimenti.
10. Il 26 febbraio la tragedia nel mare di Cutro evidenzia senza ombra di dubbio che le autorità italiane hanno privilegiato le operazioni di polizia rispetto a quelle di soccorso, di fronte ad una evidente situazione di pericolo. Pantedosi, invece di esprimere dolore e portare cordoglio ai parenti delle vittime, si rivolge loro chiamandoli irresponsabili.
11. Il 9 marzo il Governo si riunisce a Cutro. La presidente e i suoi ministri comunicano i provvedimenti che saranno emanati: inasprimento delle pene per gli scafisti, che saranno perseguiti su tutto il “globo terracqueo” (riecheggia Piazza Venezia: “combattenti di terra, di mare e dell’aria …. la dichiarazione di guerra è stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia!”), apertura delle frontiere per i lavoratori di cui le imprese italiane hanno disperato bisogno, semplificazioni delle procedure per l’espulsione. L’unica conseguenza sarà che i responsabili della criminale tratta di esseri umani aumenteranno i prezzi imposti per il viaggio e continueranno a godersi i lauti guadagni.
Personalmente mi ero illuso che sarebbe stato adottato un provvedimento, in linea con l’articolo 10 della nostra Costituzione, che agevolasse il diritto d’asilo, ed esprimesse il dovere dell’accoglienza, così come imponevano le tristi circostanze, ed invece in mattinata è iniziato l’esame della proposta di legge con la quale la Lega intende riapprovare i famigerati decreti Salvini del 2018.
Chissà quando e se verrà alla luce la verità e la giustizia invocata dai calabresi a gran voce in occasione della visita del Presidente della Repubblica e con il lancio dei pelouche rivolto al corteo delle auto ministeriali nel centro di Cutro.
Fonte: facebook.com/giovanni.m.calabretta.9
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