Siamo liberi di pensare, in un mondo apparentemente libero. Ma siamo liberi di agire coerentemente al nostro pensiero? E questa libertà formale coincide con la liberà reale? E la libertà formale quanto si discosta dalla tirannia? Quindi se siamo solo liberi di pensare, siamo veramente liberi?

È in questa dicotomia che si sviluppa il pensiero umano, ed è attraverso questa dicotomia che l’uomo cerca di trovare risposte, spiegazioni, proiettare il suo punto di vista verso il fine, la causa, l’effetto.

Ma è la libertà reale a dominare, mettendo un limite, spesso invalicabile, sul libero pensiero dell’uomo.

Sono riflessioni che ho fatto leggendo il libro del filosofo slavo Slavoj Zizek “Lenin oggi”.

L’autore del libro sostiene l’importanza fondamentale della volontà di confrontarsi lucidamente con la realtà, anche quando si rivela scomoda per i nostri ideali, senza ricette prefissate, unendo spirito pragmatico e immaginazione. È proprio di fronte a questo stallo in cui la sinistra internazionale e la politica globale si trovano oggi.

È questa la lezione storica di Lenin: cercare nuove vie nelle contraddizioni del vivere quotidiano, per cercare di portare a fatto compiuto le nostre idealità

Attilio Gambacorta
Associazione Culturale Umbrialeft

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