di Stefano Vinti 

Libere di essere vive, di amare, studiare, contro la cultura patriarcale del possesso, della strage dei femminicidi. Libere di essere antifasciste, perché la Costituzione nata dalla Resistenza sancisce principi fi uguaglianza nel lavoro e nella società. Libere di essere autonome, solidali. Libere di essere costruttrici fi pace, perché le donne, le bambine e i bambini sono le prime vittime della guerra. Libere di essere protagoniste della propria vita e della storia. 
Sono parole tratte da "Libere di essere", il documento sottoscritto dal Coordinamento delle donne dell'Anpi e molte realtà, associazioni e sindacati.

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