La Sinistra per Perugia vuol mettere l'opinione pubblica in allarme per il silenzio attorno alle problematiche della Perugina.
Dopo molti mesi dall’ultimo accordo la situazione torna ad essere preoccupante.
In questi giorni sono usciti i dati economici della Ferrero.
La differenza di strategie industriali e occupazionali tra la Nestlè e la Ferrero è del tutto evidente.
La Ferrero investe massicciamente e aumenta l'occupazione, la Nestlè licenzia e ora vuol dismettere altri ottimi prodotti dopo quelli degli anni passati che, nella nuova collocazione, hanno ritrovato un mercato e una buona accoglienza dei consumatori.
Dopo tutti questi avvenimenti ci saremmo aspettati che i sindacati avessero capito la lezione, e si muovessero di conseguenza. Invece niente,sembra che per ora si limitano a chiedere spiegazioni all’azienda.
Secondo noi è necessaria una forte mobilitazione dei lavoratori e dell'opinione pubblica, per scongiurare quello che è successo di negativo durante l’ultima trattativa. L'Amministrazione Comunale di centro destra non ha fatto neanche un consiglio comunale aperto, la Regione ha approvato velocemente la linea sindacale, e molti partiti sono andati a rimorchio.
La Sinistra per Perugia dal 2016 ha avvertito la pericolosità di accordi che non avrebbero garantito né l’occupazione né gli investimenti produttivi. Ha giudicato un errore gravissimo non aver chiamato i lavoratori alla lotta per scongiurare i licenziamenti e l'aumento della precarietà.
Secondo noi, per la Perugina il tempo delle chiacchiere e delle illusioni è finito da tempo. Non basta, oggi, parlare di lavoro in modo generico, dichiarare la solidarietà ai lavoratori, occorrono fatti concreti.
La Sinistra per Perugia purtroppo denuncia con forza la mancanza di una vera strategia sindacale di lotta e di proposta nei confronti della multinazionale svizzera.

Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia

 

 

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