Il proliferare dei progetti di Impianti industriali eolici in VIA (ben quattro quelli presentati al MASE solo nella seconda metà di maggio, per due dei quali sono scaduti i termini per il deposito di Osservazioni) da una parte, e dall’altra l’aperto e chiaro pronunciamento nella direzione della trasparenza e della più ampia partecipazione ai procedimenti, ma nello stesso tempo della contrarietà all’eolico selvaggio e della speculazione, proposto al di fuori di qualsiasi pianificazione, del quale sono stati protagonisti nelle settimane e nei giorni passati la Regione Marche per l’Impianto di Montemiesola, e il Comune di Foligno per l’Impianto “Monte Burano”, hanno fatto decidere il “Comitato un’altra Idea per l’Appennino”, di chiedere al Sindaco di Nocera Umbra, il cui silenzio sul tema si protrae fin dallo scorso Inverno, un altrettanto chiaro e netto pronunciamento sulla posizione del Comune sull'attacco all'Appennino in atto.
Questo il testo della "lettera aperta" formalmente recapitata nei giorni passati:
 

"AL SINDACO DEL COMUNE DI NOCERA UMBRA
On. Virginio Caparvi

OGGETTO: Lettera aperta al Sig. Sindaco sulla posizione dell’Amministrazione Comunale in ordine alla realizzazione di Impianti Eolici Industriali sulle montagne del Comune di Nocera Umbra.
 Vorremmo sottolinearle, come sicuramente avrà colto, che in questi ultimi giorni la stampa, le tv locali e i social media hanno dato ampio spazio alla vicenda della presentazione di numerosi progetti per la realizzazione di Impianti Eolici Industriali che interessano questa parte dell’Appenino umbro-marchigiano. I territori investiti direttamente sono quelli di Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina, Foligno, Sellano e Trevi, oltre a quelli immediatamente a confine con Foligno (area degli Altipiani di Colfiorito) dei Comuni delle Marche di Serravalle di Chienti, Pieve Torina e Monte Cavallo: oltre 88 gli Aereogeneratori, con una taglia nella quasi totalità tra i 180 e i 200 metri di altezza, per una potenza complessiva di oltre 355 MW. Un vero e proprio assalto alle nostre colline e montagne.
Nel merito, abbiamo visto la netta presa di posizione del Sindaco del Comune di Foligno Zuccarini che ha espresso un chiaro no alla realizzazione dell’impianto previsto nel suo territorio, definendolo uno scempio e dichiarandosi pronto a difendere la montagna folignate e a richiedere al MASE ( Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica) l’Inchiesta Pubblica di cui all’art. 24, comma 3 e art.24-bis, comma 1 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152. Anche l’Assessore, nonché Vice Sindaco del Comune di Trevi, Andreani ha dichiarato testualmente: “Faremo tutto ciò che è in nostro potere per dire NO all’installazione di pale eoliche sulla dorsale appenninica umbro-marchigiana. Le nostre montagne e il nostro territorio non sono in vendita. “
C’è da ricordare che, al momento, il Comune di Foligno è interessato da due progetti e il Comune di Trevi da un solo progetto ma, nonostante ciò, la presa di posizione dei rappresentati di quelle comunità è stata chiara e determinata.
Nel Comune di Nocera, ad oggi, risultano presentati ben quattro progetti più un altro che, ormai con certezza, sta per arrivare e interesserà l’area di Bagnara- Casebasse (Monte Verguglio e Cerecione).
Quello che vorremmo conoscere, al pari dei cittadini di Foligno e di Trevi, è la posizione del Sindaco di Nocera in merito alla realizzazione di mega Impianti Industriali Eolici sulle nostre montagne e colline e per questo chiediamo anche a nome di moltissimi cittadini e fuori da ogni giro di parole se lei è favorevole o contrario.  Il nostro Comitato e i tanti cittadini che vi hanno aderito pensano che, giunti a questo punto, la risposta non può essere né tecnica né normativa ma politica. Il problema non è essere contro o a favore delle energie rinnovabili; confidiamo che questo sia stato acquisito e superato. Quindi sgombriamo il campo perché siamo tutti per le energie rinnovabili. Il problema è con quali modi e su quali siti produrre.  Su questo è  bene chiedere se lei condivide o non condivide la scelta della realizzazione di impianti industriali sulle nostre montagne, cioè se  pensa che il futuro di questo territorio sia meglio garantito con la costruzione di torri alte 180-200 metri, la cui realizzazione e gestione trasformerà in maniera radicale l’ecosistema montano e collinare o piuttosto salvaguardare quel valore, non solo turistico, ma identitario, che è rappresentato  dal nostro paesaggio che è il prodotto non solo della natura ma anche della nostra storia e cultura.
Nei prossimi mesi, vista la pubblicazione del Decreto del MASE che stabilisce le linee guida per l’individuazione delle aree idonee e non idonee, ci saranno passaggi cruciali e importanti. Per questo pensiamo che sia dovere dell’istituzione locale, che sarà chiamata al confronto, chiarire la propria posizione senza se e senza ma e dare cognizione alla popolazione di Nocera se la scelta sarà quella di salvaguardare e difendere l’intera dorsale appenninica che attraversa il nostro Comune oppure svendere pezzetti di montagna e territorio al miglior offerente.
Abbiamo scelto la formula della lettera aperta perché riteniamo che quello che chiediamo e quello che ci verrà risposto, deve essere patrimonio di conoscenza di tutta la comunità.   Grazie dell’attenzione, distinti saluti."

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