di Alfredo Morganti.

Ma come si fa. I luogotenenti di Bonaccini, dice il Foglio, lavoravano da tempo all'ingresso di Giarrusso nel PD per recuperare quote di elettorato 5stelle (così pensavano, almeno, nella loro strana arguzia). Il suo intervento a Milano nell'evento bonacciniano non è stato casuale, né marginale. Non doveva parlare solo di comunicazione, come si è addotto. Giarrusso c'era perché ci doveva stare. La reazione dei renziani, dei non bonacciniani e dei centristi extra PD ("chieda scusa!") è stata un colpo in faccia al governatore emiliano, che ha dovuto fare un passo indietro, accogliendo la richiesta di "scuse" dopo che era stato lui stesso a spalancare il palco all'ex jena. Un'operazione alla Di Maio, insomma, lo stampo era quello. Fare fuori Conte allora, rubacchiargli un po' di elettori adesso, magari già a partire dalle primarie, dove chiunque può andare a votare il segretario del PD, soprattutto se non c'entra niente. Una cosa indecente, persino ridicola, insomma, che esprime tutta l'inadeguatezza di questa classe dirigente a dare una seria prospettiva di sinistra all'Italia. Mi chiedo: ci fanno o ci sono? Ci sono.

Immagine di Kaspo by CC BY-SA 4.0

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