LA GUERRA DELLE DOSI
Di Ciuenlai - Dopo la vittoria e l’annuncio di Biden di somministrare 100 milioni di vaccini in Usa nei prossimi 3 mesi, era logico che Pfizer e Biontech riducesse le commesse verso l’ ‘Europa ( ad eccezione della Germania che, non è un caso , aveva fatto prima un accordo esterno alla Ue con questa industria farmaceutica che è anche tedesca). Dopo la difficilissima situazione della G.B. era logico che Astrazeneca di Oxford dedicasse la sua produzione ai sudditi di sua maestà. La Brexit è arrivata come “l’olio sul lume”.
Ma accanto alle necessità sanitarie, dietro questa “carognata” ci sono anche problemi economici. Riducendo le dosi alla maggior parte degli europei e degli stati satelliti del resto del mondo, gli anglosassoni costringeranno tutti a perpetrare le misure di contenimento del virus che incideranno sempre più pesantemente sull’andamento delle loro economie, favorendo la loro completa sottomissione ai tre principali stati a cui è affidato una parte del del potere di controllo sul mantenimento del pensiero unico liberista.
Questo per contenere l’espansione Cinese che ha reagito molto meglio dell’occidente ai problemi della pandemia e che, al momento, è l’unico soggetto che mostra segali di espansione economica.
Di più, se la vaccinazione continuerà a camminare su questi ritmi potrebbe anche risultare insufficiente se non addirittura inutile a contenere e debellare la pandemia. Fate i conti e scoprirete che per vaccinare tutti gli italiani ci vorrà, con questo numero di dosi, un anno e mezzo e forse più. Nel frattempo l’effetto del vaccino potrebbe essere svanito sui primi “fortunati” ad averlo e tutto, anche se in misure ridotte, potrebbe ricominciare.
L’unica speranza sarebbero i sieri russi e cinesi. Ma quelle nazioni pur possedendo “punture” dichiarate efficaci non stanno facendo nessuna vaccinazione di massa alle proprie popolazioni. I Cinesi continuano con la tattica del tracciamento di massa. Vuol dire qualcosa?
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