IL GRIDO DI GUERRA DELL’EUROPA E DELLA NATO. NOI SIAMO EUROPA
L’elezione a Strasburgo di Ursula Von der Leyen e il suo discorso programmatico configurano un’Europa di guerra costretta ad investire nelle armi, senza risorse per una vera transizione verde e per le politiche sociali.
Incredibile il comportamento di quanti, parlamentari e partiti, sono contrari alla guerra, che hanno votato per la rielezione della Presidente della Commissione europea.
L’Alleanza Verdi e Sinistra che, dopo il risultato rilevante alle europee, avrebbe dovuto pronunciarsi con una voce unica contro la guerra, ha rivelato una grave contraddizione: quattro eletti su sei, aderenti al gruppo verde, hanno scelto di votare per il rinnovo della Presidente Ursula von Der Leyen adducendo come motivazione gli investimenti nelle cosiddette politiche green, che però andranno a sostenere le multinazionali del cibo e non a rendere socialmente e ambientalmente eque le trasformazioni economiche.
A questo si aggiungono la prima risoluzione del Parlamento europeo e il documento finale del vertice della NATO che gettano l’Europa in un futuro minaccioso e senza pace.
Il Parlamento ha approvato una mozione nella quale si dice che la Russia aggressore è il Nemico dell’Occidente e dei “nostri valori”, che essa va assicurata alla giustizia per i suoi crimini, che i beni russi in mano all’Europa vanno confiscati e trasferiti all’Ucraina per finanziarne la guerra, che senza limiti di tempo gli Stati europei devono sostenere e “garantire” la vittoria sul campo dell’Ucraina, alla quale devono destinare 40 miliardi di dollari l’anno. Di conseguenza il Parlamento “condanna” l’Ungheria, oggi presidente dell’Unione Europea, ne giudica “irrilevanti” e “presunti” gli sforzi per la pace, dichiara che “non rappresenta l’Unione” definisce un “abuso” il potere che essa esercita in seno al Consiglio e minaccia “ripercussioni” contro l’Ungheria, assumendo così una “postura” antistituzionale.
A sua volta la NATO considera la Russia, la Cina e la maggior parte della comunità internazionale come una minaccia “a lungo termine” alla sua sicurezza, fa propria la scelta compiuta dagli Stati Uniti di una “competizione strategica” col resto del mondo, preannuncia la fornitura all’Ucraina di ogni tipo di arma offensiva capace di colpire in profondità il territorio russo, dichiara “irreversibile” il percorso dell’Ucraina verso l’ingresso nella NATO, di cui conferma l’impegno a difendere “ogni centimetro quadrato del territorio”, qualifica la dissuasione nucleare e la propria capacità nucleare come la “pietra angolare” della sicurezza atlantica, e preannuncia la decisione di schierare, a partire dal 2026, missili nucleari a raggio intermedio in Germania, come erano quelli di Comiso, con l’aggiunta di nuove armi ipersoniche.
Pace Terra Dignità, che in queste settimane sta decidendo come proseguire la propria iniziativa politica, non intende rassegnarsi a questo stato di cose e lancia un forte appello al movimento pacifista per riprendere con determinazione l’iniziativa per la Pace e contro la guerra.
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