Di Ciuenlai - C’è puzza di doppio gioco. Qualcuno (il Pd?) sta mandando Conte al massacro in modo da potersene liberare dandone la responsabilità a Renzi? Insomma davanti si sguaina la spada e si va all’assalto al grido “Avanti con Conte”, ma poi non si fa niente perché ci siano i numeri per salvarlo. Anzi c’è chi dice che dietro le quinte si lavori per arrivare alle sue dimissioni causa mancanza di maggioranza.  

E’  il passaggio necessario per arrivare al Governo del Quirinale. Un esecutivo  affidato ad una “personalità” proposta dal Presidente della Repubblica che va alle Camere senza padrini ufficiali e che chiede la fiducia al buio. Ma fino ad un certo punto, perché votargli contro ed affossarlo sarebbe come votare contro Mattarella, contro il garante dell’Italia rispetto ai poteri sovranazionali e quindi anche contro di essi.  E come negli altri casi (Leggi  Dini, Ciampi e Monti), sarebbe un governo del quale il Pd avrebbe il peso maggiore, avendo la classe dirigente (scusate l’esagerazione, ma non trovo un altro termine) più affidabile e legata, da tempo, alle strutture finanziarie e politiche dominanti (Ue, Osce, Bce, Fmi ecc.) . Gualtieri ne è un lucidissimo esempio.

E’ a questo punto e non prima che potrebbero entrare in azione i cosiddetti “responsabili”.  Ma stavolta non si tratta di singoli ma di gruppi parlamentari. E allora la palla o meglio il cerino acceso  passerebbe in mano ai 5 stelle. Per i numeri che hanno in Parlamento solo loro potrebbero far nascere o crollare un Governo di questa natura. Grillo ha già detto si.

E’ per questo, per evitare la sua assoluta irrilevanza in questa operazione, che Renzi sta disperatamente tentando di ricucire con Conte e ridare vita alla stessa maggioranza di prima. E forse non è un caso che a sbattergli la porta in maniera più forte è proprio il Pd al quale, per convincerlo a fare marcia indietro,  vorrebbe affidare un ruolo egemone nel nuovo esecutivo giallorosso (in omaggio alla Roma non alla sinistra).

Comunque questo è tutto chiacchiericcio di sottofondo. Tanto a decidere come andrà sarà Mattarella, E visto e risaputo che il Colle non manderà il paese alle urne, la soluzione è solo un altro Governo. Ma il Presidente è stato chiaro, con una chiara e stabile maggioranza. Una richiesta che non assomiglia per niente a quella che c’era prima e a quella che si vuole costruire adesso.

E questo fa pensare ad un nuovo scenario. Ne sono convinti in molti, tanto che è partito, di nuovo, il “Totonomi”.  In pool, naturalmente, sempre Draghi. Se fosse così sarebbe veramente il Governo della Pieve.

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