Di Ciuenlai - Cade non cade. fiducia o non  fiducia.  Si vota o non si vota. A Perugia direbbero “è tutto ntravede’ (cioè una finzione)”. I Governi e gli stati nazionali non hanno più alcuna autonomia e non possono fare le scelte che mettono nei loro programmi , utili solo ad acchiappare inutili voti.

Se avete fatto caso dalla caduta di Berlusconi le cose si sono sempre svolte così : Il Capo del Governo o chi per lui fa rumore , minaccia l’Europa, si batte il petto, punta l’indice contro “i burocrati di Bruxelles” , ma  poi, ad un certo punto, il Ministro dell’economia (non il Presidente del Consiglio) viene chiamato dalla Commissione Ue. Dagli esecutori della linea dettata dai poteri  finanziari. In un battibaleno i conti vengono corretti in direzione dell’austerità e della finta riduzione del deficit, che è la loro arma di distruzione di massa. Passato un anno o passato l’ultimo Governo si ricomincia.

Lo dimostra il fatto che le questioni fondamentali che interessano i signori della Ue, della Bce, del Fmi e affini non possono essere e non vengono  modificate. A voglia a strillare, La Tap si Fa, La Tav si fa, gli obbiettivi di bilancio devono essere raggiunti, se no giù miliardi di tasse soprattutto per i poveri (si chiama aumento dell’Iva). E raggiunti, naturalmente, con il taglio di servizi , prestazioni, spese sociali e quanto fa aiuto alla povertà.  

La verità è che il punto di riferimento e di Governo è stato portato altrove.  Il garante del pensiero unico non sono gli eletti,  è il Presidente della Repubblica. Non è un caso che sia stato sempre lui ad aver nominato l’esecutore delle direttive della cosiddetta Europa e dei cosiddetti Mercati : il Ministro dell’economia (stavolta anche quello degli Esteri).  Tutti gli altri, quelli che servono a fare spettacolo, potete tenerveli, quello no.

Dunque,tutte queste finte, queste litigate, queste pantomime della politica, queste recite, sono solo farse a nostro uso e consumo. Il Parlamento, le Elezioni , i Governi sono ormai solo formalità che restano lì per mantenere l’illusione di una parvenza di sovranità nazionale e di “potere al popolo” . Ma il sistema funziona anche senza di loro, anzi soprattutto senza di loro. Se non fosse così, se l’Italia fosse ancora una grande nazione, tipi come Renzi  e Conte avrebbero mai potuto diventare Presidenti del Consiglio? Secondo Andreotti no, secondo De Gasperi pure! Vi risparmio il commento di Pertini.  

La potenza economica e finanziaria del sistema, il suo assoluto controllo dei media non teme nessun Salvini e nessun Di Maio. Quando decide come ha fatto per Berlusconi, Renzi  e i 5 stelle li “distrugge” in 5 minuti. Li scioglie come neve dentro l altoforno di un’acciaieria. C’è solo una cosa da fare, sapendo che avrà tempi biblici, lavorare per un’alternativa a tutto questo, lasciando perdere quello che c’è e cominciando a costruire, sul serio, quello che non c’è.  

Ma, attenzione,  il sovranismo non è la soluzione . Servono nuove internazionali  (a cominciare dall’Europa) perché il nemico è globale e non ha più un’identità precisa come il padrone di una volta. L’obiettivo? Fare in modo che quel famoso 99% non abbia più paura dei mercati, ma che siano i mercati ad avere paura di loro.

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