Di Ciuenlai - Hanno fatto rumore le affermazioni del Ministro Giorgetti che ha chiesto di “istituzionalizzare” senza “costituzionalizzare” una forma di Semipresidenzialismo.  La sorpresa non sono le sue parole ma la platea “bipartisan” di reazioni negative e contrarie. Si tratta di malafede o di ignoranza.

L’Italia , da diversi decenni, ma soprattutto dopo  Napolitano, è di fatto una Repubblica a trazione Presidenziale e solo formalmente Parlamentare. Il Presidente della Repubblica è da anni il garante del potere finanziario e delle sue istituzioni (Ue, Ocse, Fmi, Bce ecc. ecc.) che esercita il suo diretto controllo sulla politica nazionale attraverso la nomina del Ministro del Bilancio. Una nomina che non è nelle corde del Presidente del Consiglio , come il caso Savona dimostra ampiamente.

Adesso la questione è venuta a galla perché Mario Draghi è una figura che assume tutte le caratteristiche di questa nuova situazione. E allora è inutile fingere. Quella che Giorgetti  propone è solo una presa d’atto di uno stato di fatto di una pratica consolidata, coperta dall’usanza Italiana del si fa ma non si dice.

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