Tra i relatori dell’iniziativa, promossa dall’associazione UmbriaLeft, Vinti, Potenza, Stramaccioni

Giacomo Matteotti, riunite le diverse anime storiche della sinistra nel suo nome

Incontro a 100 anni dalla sua uccisione, nella sede del comitato elettorale della candidata Ferdinandi

Perugia, 30 maggio – “Ricordare il martirio di Matteotti e imparare il suo metodo, come affrontava il fascismo e i cambiamenti. Una figura, con una cultura già europeista, che non dava spazio alla demagogia, ma che studiava e così riusciva a inchiodare la maggioranza sul terreno”. È stato sottolineato questo durante l’incontro pubblico, promosso dall’associazione culturale UmbriaLeft, dal titolo “Giacomo Matteotti, socialista, martire antifascista a 100 anni dall’uccisione”, che si è svolto giovedì 30 maggio, nella sede del comitato elettorale di Vittoria Ferdinandi sindaca.

Un appuntamento, coordinato da Attilio Gambacorta di UmbriaLeft, che ha visto riunirsi per la prima volta le diverse anime storiche della sinistra, per un confronto sulla figura di Matteotti che: “da segretario del Partito socialista unitario fu assolutamente determinato a denunciare il pericolo fascista – ha ricordato il presidente dell’associazione, Stefano Vinti, ex segretario regionale di Rifondazione comunista –, rivelandosi uno degli oppositori più efficaci, tenaci e coraggiosi del governo Mussolini. Dopo le elezioni del 1924, Matteotti denunciò in modo implacabile i brogli e le violenze con cui i fascisti avevano violentato la volontà degli elettori e fu ucciso dai sicari fascisti quando stava raccogliendo le prove inconfutabili della corruzione del fascismo e della famiglia Mussolini”.

Tra i relatori anche lo storico Alberto Stramaccioni, ex segretario provinciale del Partito democratico di Perugia, Aldo Potenza, ex segretario regionale del Partito socialista italiano e fondatore dell’associazione nazionale Socialismo XXI, e Alfonso Gianni, direttore della rivista Alternative per il socialismo.

Il primo, il professore Stramaccioni, ha posto l’accento sulla riflessione, a partire dall’assassinio di Matteotti, di carattere storico politico sulle origini del regime fascista: “e anche sulla capacità di opporsi al regime e all’affermazione di sistemi autoritari e totalitari. Inoltre, il fascismo è un fenomeno politico tra i più studiati nel mondo. Ed è stato anche alla base di altre esperienze, da quella nazista a quella franchista, o ad altre esperienze totalitarie, che hanno riconosciuto a Mussolini e alla sua esperienza l’essere un punto di riferimento per il superamento dei sistemi liberali e democratici”.

“È importante che la sinistra si svegli – ha dichiarato invece il socialista Potenza – e sappia individuare le questioni fondamentali su cui unirsi. Credo sia l’unica cosa nuova che è avvenuta in Italia, riuscire a mettere insieme tanti partiti che sono bravissimi a dividersi e nel combattersi e che, invece, questa volta hanno capito che è giunto il momento di lavorare insieme per una nuova prospettiva di rinascita, come in questo caso a Perugia, capoluogo umbro e, quindi, dell'Umbria stessa. E spero che la capacità straordinaria di empatia con l’elettorato della candidata a sindaca, Ferdinandi, possa finalmente portare a compimento un’operazione che significherebbe un’apertura di una speranza per il domani, non solo per Perugia”. Due le tematiche da combattere insieme per Potenza: “il premierato, tentativo di scombinare gli equilibri di poteri individuati dalla Costituzione e, non meno rilevante del primo, la divisione tra aree economicamente avanzate dell’Italia con l'autonomia differenziata. Proposte di un Governo, che da questo punto di vista, rischia veramente di sfasciare il Paese”.

Per il direttore Gianni, Giacomo Matteotti era un riformista rivoluzionario: “nel senso che ebbe un ruolo importante di responsabilità tra i socialisti, ma era anche un uomo fortemente legato alle masse contadine e operaie e interpretò il fascismo come l’atto più violento del capitale, quando si tocca nel portafogli. In questo senso la figura di Matteotti è estremamente attuale”.

Fra i presenti, anche il candidato al Consiglio comunale di Perugia, nella lista Pensa Perugia, il socialista Cesare Carini (ex segretario del Psi), che ha rimarcato l’importanza di celebrare Matteotti: “padre del socialismo italiano che seppe, prima di altri, comprendere la tragedia fascista, sacrificando la propria esistenza in difesa dei diritti e delle libertà”.

Condividi