GENTILONI “BECCHINO DI RENZI?”
Di Ciuenlai - Il messaggio di Gentiloni è “forte e chiaro”. Tutti i richiami alla continuità sono paradossalmente contro quella continuità. Non è in discussione il programma imposto dai veri poteri, ma come e chi lo attua. Gentiloni vuole dimostrare che dove ha fallito Renzi lui, con sistemi diversi ,può riuscire. Ha scandito la morte del metodo renziano e del suo piccolo sistema di potere. Mi direte, ma il Governo è una fotocopia del precedente. Si ma di fedelissimi ce ne sono sono solo due o , contando Del Rio (ma io non ci conterei molto) , al massimo tre. Il resto va con chi è il vero interlocutore della finanza, della Ue e dei ricchi. E , segnale da non trascurare, i due fedelissimi sono stati già ridimensionati. La Boschi è senza deleghe “Sembra messa lì - commenta un maligno - a fare bella presenza”. Lotti è stato immediatamente azzoppato con l'inchiesta “Consip”. Il cambiamento di metodo è evidente. Gentiloni esalta il dialogo e rottama la rottamazione. E' disponibile ad accordi e concessioni (ha già cominciato con i voucher), sempre all'interno della logica neoliberista di riduzione dei diritti collettivi e della democrazia. Con questa impostazione medita di riuscire dove Renzi ha clamorosamente fallito. Ed è un progetto per restare. L'atteggiamento sulla legge elettorale lo dimostra ampiamente. Il Governo sta da una parte confidando sui veti dei partiti, sulla voglia dei parlamentari di finire la legislatura e e sullo stop di Mattarella ad elezioni al buio senza una legge omogenea. per le due camere Brutte notizie per noi, bruttissime per Renzi che continuerà a sparare (a salve) dal nazareno fino a che qualcuno gli farà notare che “la musica è finita, gli amici se ne vanno......”
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