'DISARMO O STERMINIO? L'umanità al bivio del 2000'
di Stefano Vinti
'DISARMO O STERMINIO? L'umanità al bivio del 2000'.
Letto nel maggio del 1983. Ripreso nel settembre del 2024.
Interventi di: Mario Capanna; Cesare Musatti; Ernesto Balducci; Emanuele Severino; Alberto Malliani; Mario Dal Pra; Umberto Eco; Gianni Mattioli; Gian Giacomo Migone; Giorgio Galli; Gaspare Nuccio; Massimo Gorla; Giorgio Boccia.
Nota dell'editore
Il convegno sul tema 'L'umanità al bivio del 2000-Disarmo o sterminio nucleare?', organizzato da Democrazia Proletaria, si è tenuto al Piccolo Teatro di Milano il 18 dicembre 1982.
Purtroppo gravi problemi di salute hanno impedito l'intervento dei professori Adriano Buzzati-Traverso e Ludovico Geymonat.
È stata la prima volta che gli interlocutori si sono trovati a un confronto diretto sul temo più tragicamente determinante del nostro tempo.
L'alta partecipazione ai lavori del convegno e la significativa eco sulla stampa che esso ha avuto hanno indicato la necessità di mettere a disposizione di un pubblico più vasto le riflessioni emerse.
Questo volume, reso possibile dalla cortesia degli autori, che ringraziamo vivamente, si propone ai lettori come strumento di confronto, di dibattito, di iniziativa di massa per la conquista della pace in presenza del pericolo più terribile che L'umanità abbia mai corso.
L'avvento delle armi nucleari costituisce una novità sconvolgente nella storia della civiltà: non solo perché, con 50.000 testate atomiche sparse per il mondo, la terra può diventare campo di sterminio, ma anche e soprattutto perché la catastrofe può avvenire con sempre maggiore probabilità a causa del difettoso funzionamento di un compiuter, oltre che della decisione consapevole degli uomini. L'uomo moderno ha costruito le condizioni fi un agguato permanente a sé stesso e alle future generazioni. Al bivio del 2000 l'umanita' è posta davanti al dilemma estremo: disarmo o annientamento. Le vecchie categorie sulla pace, sulla guerra, sulla strategia non sono più valide. Occorre un "modo sostanzialmente nuovo di pensare", come diceva Einstein. A cominciare dalla lotta per la conquista della sopravvivenza e della pace.
Il confronto qui proposto, condotto con passione dai maggiori esponenti del pensiero filosofico, scientifico, storico, politico del nostro Paese, scava in profondità nel complesso dei temi che costituiscono la realtà più tremendamente determinante del nostro tempo.
Le ragioni del "realismo", che poggia sulla deterrenza nucleare, sono messe a confronto con le ragioni del disarmo unilaterale, ciò che i detentori dei missili ritengono 'follia'. Ogni essere umano vive permanentemente sopra l'equivalente di tre tonnellate di tritolo: non è questa la vera follia?
Solo il pacifismo è veramente realistico.
Questo libro dà forza a tutti coloro che non si rassegnano a subire le mosse dei giocatori del poker nucleare seduti attorno al tavolo verde della terra.
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