di Nicolò Ollino.

La politica ha perso credibilità per le sue azioni in primo luogo ma anche per i concetti, le parole che usa. General generiche, vuote, avulse dai contesti, in disuso presso i più.
In qualche misura ne siamo tutti colpevoli, sia chiaro. Qualcuno naturalmente più di altri.
Renzi ne è il campione indiscusso, dato che si esprime sempre al contrario logico delle parole che usa. Il jobs act è di sinistra, il termine moderno usato a caso, cambiaverso di non si sa che e verso dove, "buona scuola" per la riforma della scuola peggiore di sempre, una riforma costituzionale palesemente accentratrice per lui era più democratica, eccetera: Renzi dovrebbe pagare dei soldi a tutti quelli che fanno politica a titolo di risarcimento per il danno che causa alla credibilità della politica.
Grillo spesso non sa cosa dice così come molti dei suoi (e credetemi amici del M5S, ve lo dico affettuosamente: anche questo contribuisce al degrado), Berlusconi che punta al reddito minimo è ormai la caricatura di se stesso, Salvini parla più diretto ma prendendo lo stesso in giro milioni di italiani con falsi problemi. Il suo è proprio un atteggiamento da falsario ideologico.
Ora che ho tirato schiaffi a tutti, fatemi arrivare più verso sinistra.
Qualcuno mi sa spiegare, in riferimento a Movimento Democratici e Progressisti o Campo Progressista (o la nuova sigla per intendere la stessa cosa che nascerà domani o dopodomani mattina), cosa diavolo stanno proponendo?
Mi sono messo di impegno a leggere, non sto capendo: non un partito, ok. Un movimento largo, ah. Per il centrosinistra, hm. Un nuovo centrosinistra, eh! Non con Renzi, forse. Sostenendo Orlando parrebbe, quindi una corrente esterna? Ah no. Ma comunque in alleanza con il PD, parrebbe. Sostenendo il governo, forse. Non facendo cadere le giunte, neanche quelle renziane. Un movimento ampio e largo e di popolo, cit. Nuovo, aridaje, ma con sempre gli stessi. E la legge elettorale? Un maggioritario proporzionalizzato? La riforma costituzionale chi si, chi no, chi "ni" (ricordate i comitati del ni?). I referendum sul lavoro ok ma si fa di tutto per trovare un accordo "di mediazione" eh, sulle spalle e sulle buste paga degli altri la mediazione. Che non si presenta alle amministrative, ma forse si. Allora un partito? No un impegno civico, per il centrosinistra. Ah. Una "formula visionaria", "ritrovare la passione". Le mie preferite. "Gli 80 euro li avrei votati ma non li avrei proposti" cit. WTF?! E alla propria sinistra? Solo un branco di poracci, sterile radicalismo, protesta fine a se stessa, ecc, dicono.
Ci avete capito qualcosa? Io faccio politica da anni e no, non lo capisco.
Il tutto con una latente impressione che si tratti di un gruppo parlamentare formatosi tra chi supponeva di non avere il seggio garantito, almeno non tutti, nella forza di cui si era espressione prima.
Il tutto sponsorizzato a mille da molti compagni in buona fede e con i quali si lotterà in futuro su molte battaglie, ma anche da chi di mestiere negli ultimi tempi non ha fatto altro che saccheggiare e cannibalizzare ogni processo politico che ha sfiorato. Chiedendo incarichi, millantando truppe, infamando i compagni del mese prima.
Ecco, la credibilità non è dovuta neanche se ti chiami D'Alema, Bersani o Scotto o D'Attorre, va conquistata e dimostrata. E mi auguro che almeno voi se vorrete continuare a fare politica usiate un po' più di cura per i fatti e anche per le parole.

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