"Giungono dal #Cile notizie ancora contraddittorie ma gravi e drammatiche. E' comunque chiaro che è in atto un tentativo di colpo di Stato contro il regime democratico costituzionale.
E' il tentativo delle forze fasciste, di destra e di militari sediziosi per cancellare con la violenza reazionaria le conquiste sociali, di libertà e di indipendenza che il popolo cileno ha raggiunto con il governo di Unità popolare.
In questa ora grave per il destino di un popolo impegnato in uno sforzo di emancipazione che ha riscosso la simpatia dei lavoratori di ogni parte del mondo, noi esprimiamo la nostra piena e fraterna solidarietà di lotta.
Siamo certi che tutta l'Italia democratica e antifascista farà sentire la manifestazione della sua volontà e sarà al fianco delle forze democratiche cilene".
#EnricoBerlinguer, subito dopo la notizia del colpo di Stato in Cile, l'11 settembre 1973. Il bilancio del massacro fu di almeno 30mila morti e 600mila torturati.
Fu dopo i fatti cileni che #Berlinguer si convinse che non era sufficiente il 51% per governare e lanciò la strategia del "compromesso storico", nell'ottica di legittimare il #PCI come attore affidabile al governo e scongiurare quello che poi anni dopo emerse dagli archivi dei servizi segreti britannici: gli "spaghetti italiani in salsa cilena".
 

Condividi