Macron non ha dato l'incarico di formare il governo a Lucie Castets indicata dal Nuovo Fronte Popolare.
Ha nominato un esponente della destra gollista che ha preso il 7% preferendo un patto con Marine Le Pen al via libera alla sinistra.
Barnier ha beneficiato della benevolenza del Rassemblement National (RN) di Le Pen per diventare Primo Ministro.
Marine Le Pen ha affermato che "È un uomo che non è mai stato oltraggioso nel modo in cui ha parlato del Rassemblement National, che non ha mai ostracizzato il RN, è un uomo di discussione", ha aggiunto la leader dei deputati di estrema destra. L'appello di Michel Barnier per una moratoria sull'immigrazione prima delle elezioni presidenziali del 2022, in un momento in cui era in lizza per la presidenza della Repubblica, non ha lasciato indifferente Marine Le Pen, che si è rallegrata di non avere, "per una volta", "un pazzo immigrazionista" a Matignon. Macron aveva usato lo stesso termine stucchevole quando aveva detto del programma del Nuovo Fronte Popolare: "Non è un programma socialdemocratico (...), è un programma totalmente immigrazionista".
Barnier, da parte sua, ha difeso alcune posizioni molto dure in materia di immigrazione e sicurezza: "Non si può riparare nulla, non si può costruire nulla senza sicurezza e se sono i trafficanti e i giudici a decidere chi può entrare in Francia e chi può restare", dichiarò a Le Figaro nel novembre 2021.
Barnier ha quindi proposto una "moratoria" sull'immigrazione tra i tre e i cinque anni: questa "pausa" sarebbe la "premessa per riprendere il controllo dell'immigrazione".
Le Pen ha già dettato le sue condizioni per non votare la sfiducia a Barnier insieme alle opposizioni di sinistra.
Per il 74% dei francesi Macron non ha rispettato il risultato delle elezioni e la tradizione di dare incarico a chi arriva primo.
la segretaria generale della CGT Sophie Binet ha definito la nomina di Barnier, sostenitore della "riforma" della pensioni, "disprezzo per il voto degli elettori."
Il perché della mossa di Macron è presto detto.

Il capitalismo francese e europeo ritiene più pericoloso il programma del Fronte Popolare che quello di Le Pen. Lo aveva detto l'ex-capo economista del Fmi Olivier Blanchard, vicino a Macron, prima del voto.
Un governo del Nuovo Fronte Popolare avrebbe per decreto abolito la "riforma" delle pensioni e fissato a 1600 euro il salario minimo come prime misure. Sarebbero popolarissime nel paese e soprattutto susciterebbero un contagio in tutta Europa.
Per impedirglielo Le Pen avrebbe dovuto votare insieme a macroniani e al centrodestra liberale dimostrando che il suo sostegno alle rivendicazioni popolari era fuffa come le promesse di Salvini e Meloni. Questo la danneggerebbe in vista delle presidenziali.
A conferma che quella della "destra sociale" è una bufala, tra le condizioni di Le Pen non ci sono istanze sociali ma la richiesta di pugno duro contro immigrati.
Al capitale se te la prendi con immigrati non frega nulla. Se la xenofobia serve a impedire che si facciano leggi a favore della classe lavoratrice va benissimo. Negli anni '30 la borghesia francese diceva "meglio Hitler del Fronte Popolare". Pare che non abbia cambiato propensione.
P.S.: Macron è stato il punto di riferimento di Renzi, Gentiloni, Letta, ecc. Come loro apre la porta alla destra.

 

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