Di Ciuenlai - Lo chiamano Fronte Repubblicano, ma il nome esatto è Ammucchiata Conservatrice.  Sono talmente conservatori e sostenitori del pensiero unico liberista che, per evitare qualsiasi problema, chiudono le porte persino a quelli del Pd 2.0 (l’area Leu per intendersi).

Sono talmente conservatori che a capo di questa baracca hanno indicato da tempo, uno dei portaborse di Montezemolo, tale Calenda, che pur non essendo un membro del Governo, pur non essendo parlamentare, pur non essendo un amministratore di Regione, Comune quartiere o condominio di casa, pur non essendo esponente sindacale,  pur non essendo  un imprenditore di successo,pur non essendo un dirigente di partito, di movimento, di setta religiosa o della bocciofila sotto casa,  parla, a prime pagine e reti unificate, a nome e per conto di qualche autorevole “Picone” ( se no chi gli darebbe tutto questo spazio). La scusa è “uniamoci contro sovranisti e populisti” (l’ammucchiata reazionaria in stile Brancaleniano).

Ma non regge. Alle Europee il sistema elettorale è proporzionale e non necessita di coalizioni o listoni per arrivare primi, perché non ci sono premi di maggioranza da spartire. E allora che senso ha fare un raggruppamento che va da Casini alla Boldrini “la sinistra a strapuntini”, da Romani  a Pisapia  “la sinistra porta via” , da Quagliarello  a Zingaretti “la sinistra non la metti?”. ecc  Anche perché è una roba che si dissolverebbe due giorni dopo.  Questa è, infatti,  tutta gente che all’indomani delle elezioni tornerà alle proprie case (Ppe, Pse, Liberali ecc.), quelle che difendono l’Europa dei ricchi, sempre più ricchi, della grande finanza e la sua politica di austerità contro le classi meno abbienti .

E allora perché lo fanno? Perchè  serve a fare una prova. Serve a sperimentare e capire se la coalizione dei” liberisti  fradici”, trincerandosi dietro  al grido di “fascisti alle porte”,  funziona e può essere riproposta in Italia. Mi direte meglio loro che Salvini. Ma è una domanda senza senso. Perhè così si ricomincia con l’ideologia del “meno peggio”, quella che ,  siano i conservatori incalliti o i reazionari “de noaltri”,  tiene sempre al potere gli amici di “lor signori”, riuscendo ad evitare come la peste, la costruzione di qualsiasi ipotesi di alternativa.

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