Buongiorno di Katia Bellillo
Stamattina caro diario ti delizio con una questioncina niente male: la Riforma della Giustizia. Lo faccio a volo d’uccello, no, non è quello padulo, almeno spero. In realtà uso questa locuzione, perché è un tema che conosco poco se non per il fatto che in questi oltre trent'anni sia stato e continua ad essere terreno di scorrerie fra le diverse fazioni, con risultati a mio parere non proprio giusti. La vedo tanto tanto lenta, ma solo per gli abbienti, mentre le carceri le vedo zeppe di poveracci, perché i potenti pizzicati con le dita nel vasetto del miele, fanno il servizio civile dalle loro ville. A forza di tirarla di qua e di là il risultato che percepisco è lo sbilanciamento fra I poteri dello stato previsti dalla Costituzione del 46, a favore della magistratura. Senza essere né giustizialista né garantista, non mi pare cosa tanto giusta.
Questioni che ad approfondirle non mi basteresti né tu, amico mio, né le mie competente già scarse. Te ne parlo perché questa questioncina è più che mai al centro della discussione parlamentare con scontri a gamba più o meno tesa fra i capetazze della politica, gli alzare degli scudi della casta della magistratura e nel paese con I sei referendum presentati da radicali e lega. Tutto quest’ambaradan perché la riforma della Giustizia è uno dei “quattro pilastri” su cui è costruito il PNRR , ti prego non farmi ridere stamattina, non è una pernacchia sta semplicemente per Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I tempi previsti tra l’altro sono strettissimi, entro la fine del 2022 deve essere tutto fatto, se si vuole accedere alla risorse del Recovery Fund, insieme alle riforme della Pubblica amministrazione, la Semplificazione della legislazione e la Promozione della concorrenza. Di corsa toccherà cambiare i meccanismi della giustizia in modo che i processi durino senza eccedere né nel troppo come oggi, né nel poco, non mi pare male che si voglia promuovere gli strumenti di risoluzione alternativa, mediazione e negoziazione, in oltre semplificare i gradi processuali e l’organizzazione della Giustizia, ovviamente si prevede un corposo piano di assunzioni e dico io sarebbe opportuno anche un taglio agli stipendi dei magistrati, oggi fra I più alti sicuramente dell'Europa!
Non so se ti sono sembrata chiara, ma avrai capito che la ciccia sul fuoco è tanta, staremo a vedere se verrà divisa in modo giusto o a rimanere col becco asciutto saranno i soliti ignoti
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