Il Ministero dell'Istruzione riapre le iscrizioni per un nuovo concorso PNRR per l'insegnamento di lettere nelle scuole medie di Marche e Umbria. Nulla di strano, se non fosse che un primo concorso è ancora pienamente in corso. Una decisione che sta generando sconcerto e preoccupazione tra migliaia di docenti. Una situazione surreale.
Lo afferma il responsabile nazionale scuola di Sinistra Italiana Giuseppe Buondonno
La situazione è surreale perché - prosegue l’esponente di Avs - dall'11 al 30 dicembre 2024 i docenti possono iscriversi a un secondo concorso identico al primo, ancora in pieno svolgimento. Nelle Marche la commissione di Ancona sta ancora esaminando numerosi candidati per le prove orali del primo concorso, mentre le commissioni di Fermo e Senigallia hanno concluso il loro lavoro.
Le conseguenze di questa sovrapposizione sono pesanti. I docenti che hanno ottenuto l'idoneità nel primo concorso, che vale 12,5 punti, non potranno utilizzare questo punteggio per il secondo concorso proprio perché il primo non è concluso. Un danno concreto e una disparità lampante rispetto ad altre regioni italiane dove, con il primo concorso già chiuso, i docenti potranno far valere questi punti.
Il paradosso raggiunge il suo apice quando si considera che i candidati potrebbero dover affrontare la prova scritta del secondo concorso mentre sono ancora in attesa dell'orale del primo.
 E non è tutto: cosa accadrà se un docente risulterà vincitore in entrambi i concorsi? Un rebus non da poco, visto che al colloquio orale del secondo concorso accederà solo il triplo dei candidati rispetto ai posti disponibili.
"Noi siamo il primo Governo che fa i concorsi, ma soprattutto dobbiamo essere il Governo che risolverà il precariato", aveva dichiarato il ministro Valditara. Ma questa sovrapposizione di procedure, invece di risolvere il problema del precariato, rischia di moltiplicare caos e contenziosi.
La vicenda dell'insegnamento di lettere alle medie, nelle Marche e in Umbria, è solo la punta dell'iceberg: la sovrapposizione dei concorsi PNRR riguarda anche altre classi di concorso in diverse regioni italiane. Una gestione che solleva seri dubbi sulla capacità di affrontare in modo efficace il problema storico del precariato nella scuola italiana.
Su questa incredibile vicenda, l’On. Piccolotti (AVS), presenterà una interrogazione urgente al ministro.
Una cosa è certa: chi sperava in procedure concorsuali lineari e trasparenti deve ricredersi. Il ministero ha scelto la strada della moltiplicazione dei concorsi, anche a costo di sovrapporli. Con buona pace di chi questi concorsi deve sostenerli.
Lo ribadiamo: bisogna stabilizzare i precari, prima - conclude Buondonno -di indire nuovi concorsi; bisogna garantire un percorso certo e chiaro, giusto e gratuito, di formazione e reclutamento di docenti, dei quali c’è estremo e urgente bisogno.
 

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