The Brutalist, di Brady Corbet: "Che capolavoro!"
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di Giuliano Granocchia
The Brutalist, di Brady Corbet
Che capolavoro.
Se pensate che sia un film sull’architettura e il suo rapporto con il nazismo non andate a vederlo, rimarreste delusi. Certo l’architettura ed il suo sogno accompagna tutto il film e vedrete il suo uso come strumento di liberazione dalla tragedia della persecuzione nazista.
Ma il film è molto di più.
The Brutalist è un’opera straordinaria che parla di noi in qualsiasi epoca del raggiante capitalismo. The Brutalist parla della inevitabile distruzione di qualsiasi morale. Parla di come la società americana, ed oggi anche la nostra, fa sprofondare l’anima umana nei più reconditi anfratti del nostro umano. Anfratti bui dove perversione, droga, vizio, sfruttamento emergono e si manifestano in tutta la loro brutalità.
The Brutalist è una vera opera di condanna della società americana. Lo è ancora di più perché demolisce quella che la Hollywood della propaganda ci ha per decenni narrato come l’età dell’oro del sogno americano.
No, non c’è salvezza in quel mondo, che sempre di più è diventato anche il nostro, seppur ancora con qualche isola di resistenza nel nostro occidente.
I protagonisti pensano di essere arrivati finalmente nella terra promessa dove ogni sogno, se nutrito dalla migliore ambizione, potrà realizzarsi e trovare compimento. Durissima e drammatica sarà la scoperta della realtà sotto l’apparente patina perbenista. Lì non ci può essere salvezza. Lì non puoi sperare di risalire dalle sabbie mobili di una vita che ti ha destinato ad andare sempre più in basso. Non basta la tua persona, la tua morale, l’amore di alcuni.
Il brutalismo non è quello dell’architettura, ma quello di una società. Il film ti prende per mano e ti accompagna verso il vero brutalismo.
I protagonisti, per capire che la vita è un’altra cosa e che la salvezza li non la troveranno dovranno andarsene. Dove? Questo non lo rivelo perché è una sorpresa straordinaria del film. Ancora più forte vista l’epoca che viviamo.
Comunque non perdetevi questo superbo film che vi trasporterà, con la sua magistrale regia ed una rara bellezza fotografica anche nel mondo dell’arte.
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