Di Ciuenlai - Venezuela e Bolivia  sono solo la punta dell’iceberg. Ormai la cultura occidentale , quella propinata dai poteri finanziari e capitalisti (i famosi mercati) vota per noi. Continua a darci  in mano una scheda, ma se poi noi l’usiamo per eleggere quelli che non piacciono a lor signori, niente paura, c’è qualcuno pronto a correggere il nostro “errore”.

Il pensiero unico liberista non si cura nemmeno di coprire valanghe di contraddizioni, perché non c’è nessuno in grado di mettere a nudo questa comparsata che passano per democrazia. In Venezuela, per esempio, si è arrivati al punto di sostenere che le elezioni che avevano decretato la vittoria di Maduro erano taroccate, mentre quelle che avevano portato il loro pupillo Guaidò ad essere nominato Presidente dell’assemblea legislativa erano legittime.

Tutte le elezioni che arridono agli avversari del pensiero unico vengono catalogate come irregolari e fasulle (Iran, Russia ecc.) o, addirittura capovolte nel risultato, come è successo adesso in Bolivia e come era successo in Egitto, dove, nessuno ricorda, che i Fratelli Musulmani, sicuramente  poco raccomandabili, ma nemici dell’occidente , erano risultati vincitori delle prime elezioni “libere” nella terra dei Faraoni. Anche lì tutto risolto, poche settimane dopo,  con un bel colpo di stato. La vera democrazia dovrebbe rispettare i risultati , anche se non ci piacciono. Ma loro no. Se non vincono “i nostri” rivotano a modo loro, usando squadracce nere, polizia, esercito e milizie private.

 E non è una prerogativa riservata solo all’America Latina o al Terzo mondo. No no, lo fanno anche da noi, in maniera diversa, ma lo fanno .Per esempio, è’ di ieri l’incauta e fastidiosa dichiarazione del Ministro dell’Economia Gualtieri “I mercati temono che ritorni Salvini”. Come dire che, a suo parere,  chi comanda davvero non ce lo vuole e , anche se vincerà le elezioni, lo farà saltare, quindi meglio dare il consenso a quelli che “mercati ce li vogliono”.  

E’ una cosa normale in una Democrazia? Non mi soffermo sulle cento pagine di epiteti, di insulti e di contrapposizioni politiche che potrei scrivere contro la Lega, ma questo non giustifica una presa di posizione totalmente antidemocratica come questa.  Gualtieri ad una cosa del genere avrebbe dovuto rispondere che il destino degli italiani lo decidono gli italiani, non i mercati.

Perché, attenzione,  se valesse davvero per la Lega di Salvini (magari per quella di Giorgetti no), un giorno, potrebbe valere anche per una sinistra alternativa (Syriza ne sa qualcosa),  non più accomodante e asservita al liberismo mondiale.  L’oligarchia dominante ha vinto che dico stravinto, piega tutto  alle sue logiche antipopolari. Dovrebbero ricordarlo tutti quelli “di sinistra” che hanno incautamente, inconsapevolmente e stupidamente festeggiato la caduta del muro di Berlino. Come si dice “tagliarsi gli zibidei per dispetto della moglie”.

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