Assisi: il mistero dei semafori scomparsi.
E' un giallo, anche dal colore dei pali di supporto di un paio di semafori in posizione dubbia nel Comune d'Assisi, che ha impazzato su i social network (facebook, gruppo "Sei di Assisi se....") sino ad arrivare su i quotidiani locali, cartacei e no.
Ma riepiloghiamo brevemente la storia. Il 21 maggio u.s. l'amministrazione comunale di Assisi, dando corso ad una delibera di un progetto di percorso verde, installa i famigerati semafori alla sommità di due enormi giraffe gialle, in zona Ponte San Venturino, ai piedi della Basilica di S.Francesco.
Nulla da dire sulla delibera, meritoria di costituire un percorso verde, valorizzante la zona e ad utilizzo dei cittadini d'Assisi e dei turisti. Ma come al solito, il diavolo è nei particolari, se così si possono descrivere due enormi virgole gialle che deturpano il paesaggio e la visione della Basilica di San Francesco per chi viene da Bastia lungo la ss.147.
Allora la mobilitazione parte, ed il gruppo "Sei di Assisi se......" formato da cittadini assisani ed amanti della città, e il sig. Pietro Mariottini, membro del gruppo ed assisano doc, tra il pomeriggio, la serata e la notte, tra il 21 ed il 22 uu.ss., organizza un sit-in per il 30 maggio 2015 in città, che nel giro di poche ore raggiunge il numero 700 aderenti.
"Sono state ore concitate" ci dice Mariottini "anche per darne visibilità sia agli amministratori comunali che ai giornali". Ebbene già il 22 in mattinata, con solerzia che ha stupito tutti, gli operai del Comune sostituiscono i supporti gialli con dei pali "classici" da semaforo, più corti, di colore scuro e meno impattanti.
Tutto a posto? Ebbene no, ad iniziare dalle dichiarazioni provenienti da una fonte non meglio specificata del comune, che sinceramente spero non dell'uffcio tecnico comunale, del tipo "Per verificare l'impatto delle opere bisogna installarle". Come dire, usando un'iperbole, costruiamo una centrale nucleare in Piazza del Comune di Assisi, poi vediamo se impatta con l'ambiente. L'altra cosà che stupisce molto è la scelta tecnica di un attraversamento a raso di una strada statale, che al di là dei limiti di velocità consentiti per legge, viene percorsa a velocità sostenuta. La pericolosità, inoltre si aggrava per fatto che il predetto passaggio pedonale è, in direzione Bastia Umbra, dopo una doppia curva che rendono impossibile la visione del medesimo, se non a poche decine di metri.
I misteri della vicenda sono molti, ma quello maggiore è legato alla rimozione dei "giraffoni" gialli in meno di 24 ore. Che sia perchè il sindaco di Assisi è il candidato del centro destra alla guida della Regione Umbria ed il sit-in di 700 persone era organizzato un giorno prima delle elezioni? Mistero!
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