Sempre più spesso la parola “pensioni” suscita preoccupazione e stati d’animo d’attesa tra i lavoratori. È per questo che la Rsu Flai Cgil della Mignini-Petrini di Petrignano di Assisi ha chiesto un confronto con la segreteria della categoria e con la confederazione della Cgil regionale proprio su questo delicatissimo argomento.

“Abbiamo ascoltato le preoccupazioni, la rabbia e le proposte dei lavoratori – spiega Michele Greco, segretario generale della Flai Cgil regionale - perché la legge Fornero ha "congelato" la vita di tutti, bloccando il turnover occupazionale. Ma i nostri politici non sanno che il lavoro di fabbrica è pesante – continua Greco - e doverlo fare fino a 70 anni non è un bene per nessuno, né per i lavoratori né per la produttività dell’azienda”.
 

“C’è un limite fisiologico, a seconda del lavoro che si svolge, che non può essere superato – aggiunge Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria, anche lui in assemblea alla Mignini - è questa la richiesta che viene con forza dai lavoratori, che sono entrati in fabbrica con una determinata prospettiva di vita. Ora si sono cambiate le regole in corsa e questo non è giusto”.
 

Nel corso dell’assemblea alla Mignini non sono mancate critiche anche all’operato del sindacato: “I lavoratori spesso ci dicono che siamo stati troppo timidi con la riforma Fornero – spiegano ancora Sgalla e Greco – e che ora c’è bisogno di fermezza, per rimettere la questione pensioni al centro dell’agenda del governo”.

E proprio per questo scopo, il prossimo sabato 2 aprile, in tutta Italia e anche in Umbria, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato manifestazioni unitarie sotto le prefetture. Per la nostra regione l’appuntamento sarà a Terni, alle ore 9.30. “Sarà una prima tappa di una mobilitazione che intendiamo rafforzare nei posti di lavoro per portarci avanti fino all’obiettivo – conclude Sgalla – perché sulle pensioni questa volta facciamo sul serio”. 

 

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