UILM -“L’incontro di oggi, richiesto da tempo dalla Uilm con le altre sigle sindacali, non ha dissipato completamente i dubbi e le incertezze sulle prospettive industriali di Acciai Speciali Terni e sulla tempistica della firma dell’Accordo di Programma, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministero su una fase avanzata della stesura dell’atto.
A fronte di questa condizione di indeterminatezza abbiamo però registrato la piena esposizione del ministro Urso che in prima persona ha confermato il suo impegno nel portare a conclusione positiva la vertenza.
Gli elementi acquisiti, dalle dichiarazioni dai rappresentanti del dicastero rese nella riunione, sono stati quelli della conferma dei 240 milioni di euro di finanziamento da parte del MiMIT e del MASE; l’accordo con il Comune di Terni per la discarica e la messa in sicurezza dei suoli; la possibilità di strumenti finanziari per calmierare il prezzo dell’energia fino alla scadenza nel 2029 delle concessioni della centrale idroelettrica, scadenza nella quale si potranno individuare strumenti strutturali per la riduzione dei costi energetici”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Simone Lucchetti, Segretario Uilm Terni. 
“L’azienda ha dichiarato di voler confermare il piano industriale, il volume degli investimenti ed il mantenimento dei livelli occupazionali, pur ribadendo la necessità di avere quanto prima una soluzione strutturale del prezzo dell’energia” sottolineano.
“Non vogliamo in alcun modo sentite parlare di un ridimensionamento sia del piano industriale che del sito ternano, perché questo territorio ha già pagato” continuano. 
“Come Uilm abbiamo richiamato ancora una volta le istituzioni al senso di responsabilità per una rapida soluzione della vertenza da cui dipende il futuro dell’intera città ed il destino di migliaia di famiglie” aggiungono.
“Abbiamo, infine, chiesto di poter effettuare un incontro di monitoraggio del piano industriale, in sede aziendale, per verificarne lo stato di attuazione; i rappresentanti di Arvedi hanno già convenuto di incontrarci il prossimo 30 ottobre a Terni - concludono - Ci attendiamo, nel più breve tempo possibile, la convocazione della conferenza dei servizi presso il MIMIT”.

DE LUCA M5S - Mentre sulla vertenza AST la presidente Tesei è politicamente inesistente, le sparate del sindaco Bandecchi ai tavoli ministeriali non solo non fanno ridere ma mettono a repentaglio il futuro di migliaia di famiglie di lavoratori e lavoratrici del polo siderurgico. Invece di fare il sindaco di Terni facendosi ascoltare dai suoi alleati, dalla sua presidente Tesei e dal suo governo, Bandecchi perde il controllo della situazione. Quasi un miliardo di euro di investimenti sul territorio che rischiano di andare in fumo per colpa del suo governo e l'unica cosa che è in grado di fare è buttarla in caciara, per celare che a Perugia e Roma non ha alcuna autorevolezza. Mentre il sindaco di Terni si diverte a lanciare provocazioni inutili, le vere questioni - dal futuro occupazionale, alla sostenibilità ambientale, alla tutela della salute pubblica - vengono ignorate. Rispetto alle provocazioni che lui e i suoi sottoposti continuano a fare riguardo il Movimento 5 Stelle, posso solo rispondere che probabilmente se nel 2018 la storia fosse andata diversamente, sicuramente lui non sarebbe dov'è e non ci troveremmo di fronte a questo disastroso immobilismo.

 

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