ANTIPOLITICA
di Gian Filippo Della Croce.
E' un termine che negli ultimi anni ha avuto un uso massiccio sui media e fra i poloitici, un uso che si è prestato e si presta a numerose interpretazioni e ovviamente come spesso accade in politica anche a numerose strumentalizzazioni. Ma che significa in sostanza questo termine e perchè in questi ultimi tempi è così abusato?
Il Gabrielli, vocabolario della lingua italiana ne da la seguente definizione “avversione o estraneità alla politica” o anche “contrarietà a una saggia e prudente politica”, quindi essere antipolitico significa in entrambi i casi un rifiuto verso la politica ed un suo corretto uso. In Umbria stiamo assistendo alla crescita piuttosto impetuosa del fenomeno che sta portando la nostra regione alla ribalta nazionale, sviluppando una larga attenzione mediatica su quello che sta diventando il nostro territorio, ovvero un laboratorio dell'antipolitica.e questo sta avvenendo in una regione dove la politica è stata una volta , ossia qualche decennio fa, una cosa seria circondata dal rispetto e dalla partecipazione dei cittadini. Il declino di quei valori ha fatto scivolare nel tempo l'interesse dei cittadini sempre più emarginati dall'azione politica, così oggi il vocabolo ha trovato una larga attenzione e un altrettanto largo consenso che nel laboratorio Umbria ha prodotto situazioni assolutamente originali e altrettanto imbarazzanti. arrivando al superamento della tradizionale forma partito già con la formula Alternativa Popolare ( un movimento? Un partito?) ha vinto le elezioni comunali a Terni e si appesta a fare il bis a Perugia. La conquista dei due capoluoghi sarebbe la base operativa sulla quale Alternativa Popolare tenterà nel 2025 di dare l'assalto alla Regione. Ma non sembra che ad alcuni questa situazione preoccupi più di tanto, del resto sono i responsabili di quel declino della buona politica e dell'allontanamento degli elettori dalla stessa, quindi potremmo dire che stanno praticando con tenacia una vera e propria continuità con gli errori commessi. Fare politica con l'antipolitica invece sta paradossalmente premiando chi, leggi Alternativa Popolare, ha fatto di questo la propria ragione d'essere premiata oltretutto dagli elettori. Intanto quello che appare come un vasto quanto inedito fronte di opposizione dove operano sinistra e destra, comincia a presentare situazioni involutive sia nel merito che nei contenuti al di là delle prese di posizione uffiali quasi ci si renda conto che l'antipolitica sta diventando ormai centrale nel confronto politico in Umbria, facendo leva sulle inadempienze delle passate amministrazioni comunali e regionali e che quindi rendendosi conto della realtà di tali inadempienze sia consigliabile aprire un dialogo con l'antipolitica magari attraverso convergenze nelle nomine istituzionali come è accaduto recentemente alla SII di Terni. Quindi al posto di un nuovo progetto che possa contrastare efficacemente l'antipolitica ci si adegua a un suo pieno riconoscimento. Nel laboratorio Umbria forse sta nascendo la politicantipolitica, una vera novità ma che confusione.
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