di Nicoletta Boldrini.

L’ultima batosta alla sanità pubblica in Umbria , dopo lo smantellamento della diagnostica, l’azzeramento di un polo ospedaliero moderno come quello di Pantalla, la chiusura di diversi servizi come il laboratorio di analisi di Umbertide , è il brogliaccio di piano che sposta ospedali come fossero veri e propri mattoncini Lego.
Durante una sorta di blitz pre-elettorale, è stata stravolta la geografia della sanità umbra senza mai e dico mai, prevedere alcun confronto con i cittadini, gli operatori sanitari e gli amministratori locali.
L'amministrazione regionale ha imposto, a modo suo, secondo modalità da dittatura , accorpamenti di ospedali e spostamenti di strutture senza un vero piano sanitario annunciato e mai veramente realizzato.
Non sono state previste risorse economiche adeguate, e il personale sanitario viene trattato come oggetti da spostare al pari delle strumentazioni.
A sorpresa, viene cancellato il terzo polo ospedaliero, accorpando invece all'ospedale di Foligno la struttura di Trevi e unendo all'ospedale di Spoleto i presidi di Cascia e Norcia.
Anche nella Asl Umbria 1 vengono unificate strutture a centinaia di chilometri, come l'ospedale di Castiglione del Lago con quello di Assisi, insieme al CORI di Passignano, ignorando funzioni e distanze.
Gli ospedali di Narni e Amelia passano sotto l’Azienda ospedaliera di Terni, mentre Pantalla sarà gestito da quella di Perugia.
Di tutto questo nessuno sa niente: si tratta di un vero e proprio disastro di cui uno dei principali responsabili , l’assessore Coletto, inviato appositamente dal Veneto per smantellare la sanità pubblica umbra, è sparito dalla circolazione da giorni. Nascosto è il caso di dirlo , dalla giunta Tesei in campagna elettorale, per evitare di ricordare agli umbri , lo scempio che è stato fatto.
In questo disastro , ieri a Città di Castello compare come iniziativa elettorale , il ministro della Sanità, così incisivo che non ne ricordo neppure il nome, a raccontare fregnacce a chi in questi anni si è visto togliere il diritto principale , quello alla salute.
Una medaglia solo per la faccia di bronzo che c’hanno.

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