Sulla crisi dello stabilimento di San Sisto della Perugina stiamo assistendo a un qualcosa di surreale, i possibili 300 licenziamenti sembrano non interessare più di tanto i livelli politici ed istituzionali locali e nazionali.

La città di Perugia ed i suoi vertici istituzionali sono tutti presi da una caccia all’ultimo “lavavetri” o a far gite di propaganda per i disastrosi giardini pubblici, parchi ed aree verdi cittadine. Il Sindaco è nella Repubblica Popolare Cinese e ci fa sapere che della Perugina ne parlerà al suo ritorno, evidentemente dopo aver risolto la crisi delle borse.

 

Altri vertici istituzionali stanno in riservato silenzio, dal PD nulla è pervenuto. La potente macchina della comunicazione di Renzi, non ha nulla da dire sulla Perugina.

Non si può dire così dell’on. Walter Verini, che in un ecumenico comunicato in cui si auspica la ferrea unità dei  Parlamentari umbri (è già questa una notizia, pensavamo che fossero passati alla rappresentanza di altri territori) richiede al governo Renzi  l’istituzione di un tavolo sulla Perugina.

Tavolo nazionale sulla Perugina che già avrebbe dovuto essere istituito, ma tra la riottosità della Nestlè a confrontarsi su progetti concreti, e l’inerzia, la sottovalutazione del problema e l’imbarazzo delle istituzioni e delle forze politiche maggioritarie, di questo tavolo ad oggi non c’è traccia.

A dire il vero, i sindacati ci hanno provato, anche con un convegno tenuto nei mesi scorsi a Perugia, avanzando analisi e proposte di rilancio, ma nonostante le promesse dei vari livelli di governo, i lavoratori della Perugina sono stato i lasciati in perfetta solitudine.

Pertanto, l’On. Walter Verdini, deve sapere che quel che serve oggi, data la situazione, non sono annunci o propaganda ma fatti concreti: istituzione di un tavolo nazionale convocato dal governo; proposte e impegni concreti per la salvaguardia dei livelli occupazionali, il recupero del salario perso con i contratti di solidarietà; un piano industriale per il pieno rilancio dello stabilimento di S. Sisto, che definisca un nuovo ruolo nell’ambito del settore dolciario.

Sia chiaro, il tempo degli show e delle parole al vento è finito, l’incalzare dei processi impone delle risposte ai lavoratori e alla città di Perugia.
                                                                                       

Stefano Vinti,
Associazione Sinistra Lavoro in Umbria

 

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