A Todi, il Natale è più bello?
“A Todi, il Natale è più bello!!!” recita il biglietto blu con scritte in oro, con il quale è stato presentato il programma delle manifestazioni e degli eventi a Todi per le festività 2010.
Ma è davvero così? L’amministrazione Ruggiano è al quarto anno di gestione e programmazione delle attività nel periodo natalizio. Ognuno avrà pure le sue idee ed i suoi gusti, per carità, ma per quanto mi riguarda direi invece che, a pochi giorni dal Natale, la città si presenta male, vuota e spenta. Ed ogni volta è peggio!
Quest’anno il “pezzo forte” è la scelta di un mercatino in Piazza del Popolo, sotto un tendone. In una delle piazze più suggestive del mondo, che varrebbe un concorso internazionale per ogni occasione di addobbo, l’amministrazione Ruggiano sceglie di collocare, al posto di elementi di decoro natalizi, una tensostruttura, di plastica bianca, ormai in disuso persino nelle sagre paesane. All’interno, un mercatino incompleto fino alla data del 14 dicembre, come recitano gli avvisi agli spettatori che girano tra stand semivuoti e vengono invitati a ripassare: un fatto che non ha bisogno di commenti.
Il programma di Natale dell’Amministrazione prometteva il Mercatino “Addobbi e Balocchi”. Ad oggi non se ne ha traccia. Nel capannone appena allestito campeggiano porchetta, croccante, formaggi, salumi, vestiario, monili in legno, braccialetti di corda, libri ed animali vivi di piccola taglia, conigli e quant’altro, da vendere in apposite gabbie. Con tutto il rispetto per gli operatori: che disastro! Ma chi ha organizzato in Comune una cosa del genere? Cosa diciamo davvero a chi viene a Todi in questi giorni? E come ci presentiamo? È davvero questa l’immagine più confacente ad una città di storia e cultura come la nostra?
E poi, che senso ha aver avviato in ritardo il periodo natalizio in centro? Perché arrivare all’11 dicembre senza nulla? Per combattere la crisi imperante forse valeva la pena anticipare, non certo ritardare il tutto.
E se gli “Addobbi e Balocchi” mancano, buona parte degli espositori entrano in rotta di collisione con i commercianti del centro storico, che affrontano la crisi e non vengono certo sostenuti da un’iniziativa del genere. Di questi tempi più che mai, le famiglie si danno dei budget di spesa per il Natale. La regola elementare è che se spendono da una parte non spendono dall’altra. Se spendono nel tendone, non spendono o spendono meno nei negozi. Quest’anno più che mai si doveva investire in attività capaci di attrarre in centro storico, non certo in alternativa alle attività esistenti.
In questo senso appare inspiegabile il fatto che gli operatori economici tuderti non siano stati interpellati per decidere cosa fare nel periodo natalizio. Perché l’organizzazione degli eventi non è mai stata partecipata e non è arrivata, per esempio, sul tavolo istituito in Comune tra amministrazione, associazioni, parti sociali ed economiche?
Su tutto resta la sensazione di una città sempre più in difficoltà, sempre più disorientata, alla quale chi amministra dovrebbe dare risposte concrete, più che continue polemiche e vuota propaganda.
Carlo Rossini
Segretario Pd Todi
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