Perugia - Erano circa una cinquantina di cittadini quelli che stamattina hanno sfidato il freddo lungo Piazza Italia per urlare la propria rabbia di fronte alla sede della Regione Umbria. Nel mirino dei marscianesi ci sono le tante promesse, mai mantenute, del governo nazionale, che, dopo dall'avvento del terremoto di un anno fa, "non ha erogato -spiegano dal Comitato- nemmeno un euro". Il budget delle risorse è infatti fermo ai 15 milioni di euro iniziali per la messa in sicurezza e ai succesivi 6 (che saranno scaglionati nell'arco di due anni) ottenuti grazie alla mobilitazione dei parlamentari umbri.

Per il resto non si parla nè di interventi presso gli alloggi decretati inagibili, nè tantomeno del recupero del patrimonio artistico (come ad esempio la Chiesa di S. Apollinare e il Castello di Spina, tra le strutture più colpite).

Per questo, oggi, gli abitanti di Marsciano hanno indetto una manifestazione di protesta con l'intento di essere ricevuti dai rappresentanti della Regione, che, nella persona dell'assessore Silvano Rometti, ha risposto dicendo che "da parte nostra ci sarà un fermo impegno per portare avanti le vostre ragioni, ma sul fronte dei tagli finanziari apportati dal governo centrale, purtroppo, non possiamo fare nulla".

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