di Nicola Bossi
PERUGIA - Se l'Italia Mediana - intesa in ottica federalista - ha emesso il primo vagito, questo lo si deve ad un adolescente di 15 anni, umbro, al quale lo scorso 30 settembre al Bambin Gesù è stato impiantato di un cuore artificiale permanente intratoracico. Un intervento balzato alla ribalta delle cronache di tutto il mondo perchè effettuato per la prima volta su un paziente in età pediatrica.

Un intervento riuscito, il ragazzo sta bene, che ha dato il via libera ad un accordo tra i presidenti Marini e Polverini (del Lazio) per realizzare un polo Bambin Gesù in Umbria nel quale impiegare personale umbro del servizio sanitario integrato con l'alta specializzazione dell'ospedale di Roma. "Questo - ha spiegato Catiuscia Marini - ci aiuterebbe a creare un filtro per le patologie di medio-bassa complessità che verrebbero curate nelle strutture umbre con un vantaggio pratico per i pazienti e anche per far crescere l'alta specialità nei centri di cura della regione. Il tutto con macchinari che una piccola regione come l'Umbria non potrebbe permettersi.

Saverio che è di Marsciano sta bene, sta studiando ed ha uno spirito indomito nonostante l'intervento. A lui i presidenti di Umbria e Lazio che lo hanno visitato questa mattina hanno regalato dei libri e lo zaino della sua squadra del cuore la Juve. Presto dovrebbe tornare a casa con il suo cuore meccanico che gli ha salvato la vita.

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