Il Governo sta approfittando di una situazione economica grave, per continuare ad impoverire le persone più deboli: anziani, pensionati, giovani disoccupati. E' il commento dello SPI CGIL ai provvedimenti annunciati dal Governo per far fronte alla crisi, “lo SPI CGIL non ci sta - avverte Ivan Pedretti, Segretario Nazionale dei pensionati CGIL- : sono anni – prosegue - che difendiamo le pensioni e l’assistenza sociale e sanitaria, anni che gridiamo inascoltati che questo governo vuole colpire unicamente anziani e pensionati, rendendoli sempre più poveri e umiliandoli elargendo elemosine come la social card”.

Riguardo le misure proposte per raggiungere il pareggio di bilancio, aggiunge Pedretti “è inaccettabile che siano ancora i pensionati a pagare il prezzo più alto della crisi”. Il dirigente sindacale ricorda come sulla previdenza siano state già effettuate tutte le riforme possibili, “è impensabile – spiega - toccare gli assegni di reversibilità, aumentare senza gradualità l’innalzamento dell’età pensionabile. Non possono essere i ceti medi e medio bassi ad essere continuamente vessati da provvedimenti iniqui e ingiusti”.

A chi ci chiede la pace sociale, responsabilità e severità dei comportamenti, fa sapere Pedretti “rispondiamo che si cominci da loro, dai loro sprechi, quelli del Governo, dei dirigenti di tante aziende pubbliche, di tanti politici ed amministratori pubblici sia nazionali che locali”. Il dirigente sindacale si rivolge poi a “chi ci governa” sia esso presidente della provincia, consigliere regionale o governatore regionale, oppure dirigente di un a azienda sanitaria piuttosto che dirigente di una società municipale e “tanti altri che incontriamo quotidianamente sulla nostra strada – lamenta Pedretti -, hanno stipendi almeno a dir poco 5-10 volte quello di una bella pensione di 1000 euro, figurarsi rispetto alla media delle pensioni italiane che sono di 560 euro”.

Pedretti reclama dunque una riforma fiscale “equa che faccia pagare di più a chi ha redditi alti e patrimoni consistenti e che permetta a chi vive di pensione una vita dignitosa”. Il dirigente sindacale ribadisce l'esigenza di alzare il prelievo sulle rendite finanziare al pari delle misure già adottate negli altri Stati europei. “Lavoratori e pensionati – insiste Pedretti - debbono rimanere fuori da ulteriori tagli”. Il Segretario nazionale dello SPI CGIL nel concludere afferma come in un momento di crisi è necessario che “chi possiede maggiori risorse contribuisca in maniera proporzionata a rilanciare la produttività e a salvare il Paese. La cosa migliore per l’Italia oggi – afferma Pedretti - è che questo Governo se ne vada al più presto e si dia la possibilità agli italiani di scegliersene uno migliore”.

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