SCEMI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE
Di Ciuenlai - “Si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra). Il famoso detto latino sembra sia ormai il concetto ispiratore della politica della finanza ed economia anglosassone che domina, gestisce ed indirizza le scelte di quella parte del mondo che chiamano Occidente.
Preparano la guerra in chiave militare con un elefantiaco piano di riarmo e con una “invasione” propagandistica di tutti gli immensi spazi disinformativi che hanno a disposizione per dirci, prima , dopo e durante i pasti che la guerra è inevitabile ed imminente (c’è anche chi ha richiesto da subito il passaggio dell’Europa ad una economia di guerra, nonostante ufficialmente non risultiamo essere in conflitto diretto con nessuno). Il tutto condito con una overdose di criminalizzazione al massimo livello del presunto nemico individuato in tutti quelli che pensano che “se vuoi la pace, sostieni la pace” e, come dice la nostra Costituzione , “ripugna la guerra”. Non si curano più nemmeno di nasconderlo.
Nei Talk show i pochi favorevoli ad una politica di pace vengono “messi a giro” da decine di “commentatori di sistema” che contrastano, ridicolizzano, minacciano e insultano i poveri malcapitati, facendoli diventare dei “traditori” al soldo delle dittature a cui viene concesso, per ora, di parlare in onore della democrazia. Di più, questi poveri disgraziati per poter parlare devono iniziare i loro interventi dicendo che non sono putiniani, che appoggiano il diritto di esistenza di Israele e vomitando non appena viene pronunciato il nome di Hamas.
Ma siccome, si è scoperto, che “l’orrore” che fanno i nemici lo fanno anche gli amici, il compito che viene assegnato al “minculpop” del terzo millennio è anche quello di nascondere o di edulcherare le malefatte dei sostenitori della cultura anglosassone. Allora Navalny viene descritto come un eroe e Assange come uno spione che mette in pericolo l’occidente solo perchè ha messo in piazza le sue tante malefatte, Ie carceri siberiane di Putin sono una cosa orrenda, mentre Guantanamo è un luogo di villeggiatura.E ancora i Russi sono degli assassini che colpiscono i civili e uccidono i bambini (cose verissime), mentre gli Israeliani no perchè hanno diritto a difendersi da neonati, fanciulli delle scuole materne e alunni delle elementari. Tutti fedeli miliziani o potenziali futuri terroristi al servizio di Hamas.
Ma il dramma è che possono farlo non solo perchè la loro propaganda può essere diffusa a “reti unificate”, ma anche perchè non esiste più una opposizione organizzata su questi temi. Non ci sono più grandi partiti di riferimento (salvo, ma timidamente e con parecchi distinguo, i 5 stelle) che lottano per la pace e sostengono un movimento di massa contro la guerra. E questo permette ai guardiani del capitalismo liberista di soffocare sul nascere (leggi i fatti di Pisa, Firenze e compagnia bella) ogni tentativo di riorganizzare un’ opposizione ad un sistema che si prepara e tenta di prepararci all’apocalisse. Vi informo che se non lo avete ancora capito, di questo si tratta. Perchè i nostri nemici non sono le doppiette dell’Arcicaccia ma diverse potenze nucleari in grado di distruggere intere nazioni. Capito mi hai?
P.S. – CHI PERDE LA GUERRA? MA NOI NATURALMENTE – La Russia non può perdere la guerra altrimenti implode, L’Occidente non può permettersi fare vincere la Russia. Allora chi più bombe ha più ne metta. Un pronostico su chi perderà? Ma noi miseri umani naturalmente che dovremo subire gli effetti di questa pazzia. Solo un grande movimento di massa che inizi a muoversi da subito può impedire l’apocalisse. E’ ora di darsi da fare!
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