Rifondazione Comunista dell’Umbria sostiene convintamene la mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura, in programma domani 12 novembre, promossa da ''Federculture'' ed ''Anci'' (l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), con il sostegno del ''Fai'' (Fondo Ambiente Italiano).
La manifestazione, a cui ha aderito anche la Giunta regionale, si impone per le politiche scellerate del governo Berlusconi sulla cultura, un governo latitante che ha toccato il fondo con il crollo di Pompei dei giorni scorsi e rispetto al quale le dimissioni del Ministro Bondi appaiono come atto dovuto.
Con la manovra finanziaria la cultura italiana tutta subirà un altro colpo mortale grazie al taglio indiscriminato di risorse con ripercussioni pesanti su tutti i comparti a partire dall’offerta di servizi degli enti locali e dei musei per arrivare impossibilità da qui in avanti di organizzare qualsiasi spettacolo o evento dal vivo.
Per un paese come il nostro, conosciuto in tutto il mondo per il patrimonio storico, artistico e culturale tutto ciò è inaccettabile, così come è inaccettabile che un governicchio che rischia di cadere da un momento all’altro possa essere investito della responsabilità di tali scelte.
Domani 12 novembre tutti i musei e le istituzioni culturali rimarranno chiuse come mai era successo, un segnale evidente della inadeguatezza dell’esecutivo Berlusconi e della maggioranza che lo sostiene ed un motivo ulteriore dopo lo sfascio del mondo del lavoro e del sistema produttivo del Paese per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio. Condividi