Quinto Sertorio: "Che delusione il nuovo Cda dell’Ater regionale"
L’annuncio della nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’Ater regionale (Agenzia regionale per l’edilizia residenziale) non si può certo dire che abbia scatenato l’entusiasmo dei commentatori politici umbri. Anzi, diciamocelo francamente, lo scoramento è stato il sentimento prevalente dato il basso livello dei nomi designati.
Nomi che sono un mix tra l’illustre sconosciuto senza meriti particolari, il lottizzato, la dubbia compatibilità o comunque la dubbia opportunità di nomina e la scarsa competenza. Decisamente sulla carta non è certamente un Cda che può rassicurare, né per capacità dimostrate nel settore, né tantomeno per autorevolezza politica.
La confusione deve essere stata parecchia se all’ultimo minuto è saltato il segretario umbro del Pdci Giuseppe Mascio, ex assessore della Giunta Lorenzetti, per far posto alla presidenza al giovane architetto di area PD Alessandro Almadori.
Al posto di un garante politico di spessore, dunque, troviamo il presidente dell’Associazione giovani architetti di Terni, con un curriculum in cui si dice esperto di Piani urbani complessi. Ok, ma quello che appare decisamente inopportuno è che sia titolare di uno studio tecnico di Terni, cioè un professionista privato, che direttamente o indirettamente potrebbe essere interessato alla progettazione dell’Ater regionale.
Non sembra una scelta felice. Restiamo dell’idea che “la moglie di Cesare debba essere al di sopra di ogni sospetto”.
Inoltre, la Giunta regionale ha nominato Andrea Alunni (Italia dei valori) che nel Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Perugia si occupa di grandi impianti fotovoltaici a terra. Chi ha già dato buona prova di sé è Maria Grazia Ricci, già presente nell’ottimo Cda presieduto da Furio Benigni, che ha riscosso molti apprezzamenti nel suo mandato. Probabilmente la non conferma di Benigni è dovuta proprio al fatto del buon lavoro svolto presso l’Ater di Perugia.
Tutti a riempirsi la bocca di necessità di premiare il merito, poi, però, al momento opportuno sono altri i criteri a prevalere. Ma la più bella designazione è quella di Nazzareno Zucchettini da parte dell’Anci. L’Anci avrebbe dovuto nominare un rappresentante dei piccoli comuni umbri. Appunto, questo Zucchettini è semplicemente stato per due legislature vicesindaco di Marsciano, che per la nostra regione è considerato uno dei 15 grandi comuni.
E così anche la rappresentanza di 67 comuni umbri è andata a farsi friggere. È difficile non sospettare che Zucchettini esca dal cilindro sotto la spinta dei due consiglieri provenienti dal marscianese, di cui uno particolarmente impegnato in un’opera di cementificazione regionale. Lucchettini è un biologo transitato dall’Udeur al PD. E così siamo a posto in termini di chiarezza politica.
Il comune di Terni ha indicato l’ex assessore della Giunta Raffaelli Carlo Rozzi.
È chiaro che con questi “chiari di luna” è difficile essere soddisfatti e stare tranquilli.
Quinto Sertorio
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