Aspettavamo con trepidazione la precisazione della Società Quadrilatero Umbria-Marche rispetto alla vicenda dei contenziosi e dei ritardi che riguardano il tratto Valfabbrica-Schifanoia della Perugia-Ancona ed essa non si è fatta attendere che poche ore. E' vero: questo tratto della Perugia-Ancona non è stato appaltato dalla Quadrilatero ma direttamente dall'ANAS.

Questa precisazione doverosa ci dà finalmente l'occasione per chiederci innanzitutto come mai non si sia mai ritenuto opportuno inserire questo tratto nel complesso dei lavori di realizzazione della Perugia-Ancona appaltati dalla Quadrilatero con il sistema del General Contractor e come mai la Quadrilatero non abbia mai ritenuto opportuno, da quello che se ne sa, avanzare una sua proposta con questo obiettivo all'ANAS, responsabile principale di ogni intoppo.

La precisazione risulta utile anche per chiederci come mai la stessa Quadrilatero non si sia mai sentita in dovere di sollecitare e di pretendere il completamento puntuale dei lavori in questo tratto visto che da essi dipendono sia la piena e compiuta ultimazione dell'opera sia altri investimenti come quelli per le cosiddette aree leader.

Infine, la lesa minorità di Quadrilatero su cui la società si è sentita in dovere di precisare ci dà l'occasione per ricordare e ribadire che la priorità infrastutturale viaria fondamentale sia per l'Umbria sia per le Marche ed importante nel panorama dei collegamenti dell'intera Italia centrale, era e resta la Perugia-Ancona. La scelta della Quadrilatero è stata al contrario di associare questa priorità evidente e riconosciuta con quella per la realizzazione di un'altra arteria, la Foligno-Civitanova Marche, sì importante ma sicuramente di second'ordine rispetto alla prima. In un contesto comunque limitato di disponibilità di risorse, questa scelta ha concretamente prodotto i ritardi che abbiamo sotto gli occhi e che hanno riguardato la realizzazione dell'intero asse viario della Perugia-Ancona, con grave detrimento dei territori da esso attraversati.

Ricordiamo infatti che la Perugia-Ancona non costituisce solo uno sbocco veloce al mare per gli umbri ma collega i capoluoghi di due Regioni, i relativi servizi e le relative attività economiche, e dovrebbe prefigurarsi come un tassello interregionale importante per una programmazione intermodale che si rispetti: Ancona è infatti sede di un interporto e di uno scalo marittimo importante per le merci che viaggiano in mare e per i viaggiatori.

Ancora una volta vogliamo pertanto domandarci quali siano state le ragioni e le considerazioni in termini di politica infrastrutturale e della mobilità che hanno ispirato questa scelta e a chi la stessa abbia portato e porti convenienza. Non certo ai cittadini, ai pendolari, ai turisti ed alle imprese che riscontrano ritardi insopportabili, non all'Umbria ed alle sue priorità reali.

L'andazzo delle opere pubbliche in Italia, compreso quello delle nostre parti, produce di queste situazioni ben oltre il limite della vergogna e se i cittadini sono stufi o si interessano alle cause che lo determinano è un fatto sempre positivo se non altro per risparmiare loro oltre il danno almeno le beffe di assistere alle invenzioni delle priorità, all'utilizzo di strade progettate venti-trent'anni prima della loro realizzazione e perciò nate vecchie e pericolose, alle decine di inaugurazioni per una sola strada solo per ringraziare il politico di turno che non ha adeguatamente messo in opera quelle azioni necessarie di valutazione, di controllo, di vigilanza e di verifica in tutte le fasi di realizzazione, dalla progettazione alla consegna.

Noi siamo interessati che la vicenda della Perugia-Ancona possa trovare soluzioni in tempi rapidi e certi. Visto che la Quadrilatero gode anche di partecipazioni pubbliche ed istituzionali e vive anche dei soldi dei contribuenti, ci aspettiamo che la società batta un colpo e si senta direttamente e pienamente responsabile delle vicissitudini e delle sorti dell'intera infrastruttura.

E' per questo che vogliamo ribadire la necessità che il Governo dia delle risposte e provveda con un decreto d'urgenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri a procedere alla prosecuzione immediata dei lavori vista la straordinarietà della crisi dei nostri territori che richiede misure eccezionali anche sul fronte delle soluzioni infrastrutturali. Un decreto che, se necessario, porti anche al commissariamento della Quadrilatero.

Nel frattempo, già che c'è, questa società potrebbe intervenire affinchè in tutti quei cantieri tuttora aperti della Perugia-Ancona si possa attingere anche dalla forza lavoro locale. Fin qui, ci pare che non sia stato fatto nè direttamente dalle imprese appaltatrici nè nell'indotto, smentendo clamorosamente le stesse promesse e gli stessi impegni che peraltro furono posti a giustificazione della nascita e del particolare assetto societario della Quadrilatero.

Il Capogruppo PRC SE
Sinistra Unita per Gualdo
Gianluca Graciolini

 

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