Dopo l’ultimo consiglio comunale ho ricevuto  copia dello STATUTO DI ALLERONA DEL 1585 , in quanto alla iniziativa delle presentazione ,alcuni giorni or sono , non ero presente. Aggiungo qui il mio plauso a detto scritto , e  mi soffermo brevemente  e  non dilungandomi a ringraziare e ricordare chi vi ha lavorato e quanti hanno reso possibile la stampa di questo documento.

Ho iniziato a leggere nelle sere seguenti con piacere e molta curiosità, di conoscere, di scoprire come gli Alleronesi di 600 e più anni fà, si fossero dettati delle regole per amministrare e gestire il “Comune “ dell’epoca.

Tutta la mia curiosità di sapere, già  dopo aver letto  poche pagine era soddisfatta e gratificata dal contenuto dello scritto semplice ed efficace allo stesso tempo; leggendo le prime pagine apprendo i metodi per l’elezione del Podestà , di quali compiti era deputato e il suo salario per lo svolgimento delle sue funzioni.
Proseguendo trovo  le modalità di elezione dei consiglieri e anche qui , regole per selezionare e scegliere i consiglieri e via proseguendo compiti legati alla carica ricoperta.  Regole chiare  e comprensibili ,per gestire ed amministrare la vita  dei cittadini dell’epoca, il disbrigo delle controversie e le pene per reati o infrazioni  e via di questo passo proseguendo  fino al termine dello scritto.

La mia curiosità è ampiamente appagata e nelle ore e nei giorni a seguire ,mi viene naturale di comparare la piccola comunità Alleronese del 1585 con la nostra legge elettorale attuale,non quella del comune ma quella del nostro Parlamento ,direte ma i tempi sono cambiati , si eccome, e poi paragonare un piccolo Comune del 1585 con un Parlamento Nazionale  6 secoli più tardi , non si può, e troppo differente il livello, e invece il mio immaginario lo fa ed elabora una serie di considerazioni.

Materializzando alcune  comparazioni ho voluto immaginare e ricreare una  Allerona di 600 anni fa senza telefoni,tv ,internet comunità piccola autosufficiente dove nel vivere quotidiano non influivano le notizie provenienti, che so da Mosca o da Parigi , e ogni giorno era simile molto simile all’altro,lo scorrere del tempo dettato dal cambiare delle stagioni piuttosto che dai calendari dei campionati di calcio, le crisi economiche provocate da catastrofi meteorologiche o guerre di confine e non da speculazioni del libero mercato tanto evocato e rincorso, ai giorni nostri , faro di riferimento per gli industriali,imprenditori e politici liberali, un po’ meno per gli operai ,gli studenti e pensionati.

Ebbene in questo mondo di sei e più secoli fà  ho trovato, e di seguito lo riporto , per me incredulo erede  modesto e umile consigliere/amministratore di oggi, la modalità per la selezione degli amministratori di allora:

Il Podestà “noi Ufficiali del Castello di Allerona addetti alla redazione dello Statuto stabiliamo e ordiniamo che il Podestà del castello di Allerona sia scelto dai magnifici Signori Gonfaloniere e Conservatori della Pace di orvieto ,dal reverendissimo Signor Governatore e dai cittadini a ciò deputati ,estraendolo a sorte dal bossolo in detta città come si fa per i Podestà degli altri castelli dipendenti dalla stessa Città…..”

I consiglieri “gli statutari stabiliscono e ordinano che vengano estratti dall’urna per la carica di consiglieri quattro uomini di buona reputazione ,fra quelli nati nel Castello di Allerona o nel suo Distretto e che paghino le tasse,per assolvere a tutte le funzioni del governo comunale. L’estrazione dal bossolo sia fatta il 1 di gennaio e il 1 di luglio di ogni anno, in modo che il loro mandato duri sei mesi,incominciando dalle date appena citate. nel caso d’assenza di un Consigliere , gli altri lo sostituiranno con un suo congiunto sicchè il collegio sia sempre di quattro”……….
”l’incarico di Consigliere non potrà essere rifiutato ;pertanto,per le assenze dal consiglio e per la negligenza nel disbrigo di affari, sia comminata ogni volta una multa di 5 soldi di denari” ..…
….”pena per coloro che non accetteranno gli incarichi, si statuisce che i Consiglieri o Camerlenghi estratti dal bossolo o chiamati a svolgere qualche ufficio Comunale ,che non volessero accettare l’incarico siano tenuti al pagamento di una multa di ottanta soldi,subito,senza alcuna diminuzione,ma una volta estinta la pena possano rifiutare l’ufficio e debbano essere sostituiti: ma per il Consiglio generale venga chiamato un altro….”
E via dicendo altri interessanti paragrafi che regolamentavano gli organi amministrativi, il loro operato , il loro deliberato e tutto per il buon funzionamento del Comune.
Lo stupore per me è stato grande nel comparare le regole dell’epoca con le regole dell’oggi, il fatto di estrarre a sorte , generare un ricambio semestrale e imporre sanzioni pecuniarie a che rifiutava la nomina , non mi sono sembrate regole del medioevo, anzi regole più avanzate e rispettose di quelle oggi in vigore, regole che sicuramente per l’epoca erano non immuni da deficienze morali e di giustizia sociale, ma comparate con l’oggi e con i politici di professione che non abbandonano la poltrona neanche se condannati da uno o più tribunali , se moralmente corrotti , se presi anche solo con il beneficio del dubbio, con le mani nella “marmellata pubblica”  ebbene non c’è morale che tenga ,non c’è giudice che tenga , la maggior parte di questi non abbandona la propria carica pubblica , anzi se ne fa scudo e trasforma l’accusa in arma di difesa  e addirittura si invoca il martirio, la persecuzione.
Questo documento vecchio di 6 secoli se applicato oggi al nostro parlamento sarebbe una vera e propria rivoluzione , sarebbe come trovare  “ highlander” forse ne resterebbero pochi ,veramente pochi a rappresentarci degnamente e soprattutto in modo onesto , mentre allora si cercavano “ uomini di buona reputazione” oggi se sei onesto e pulito non sei nessuno, sicuramente anche nel passato ci sarà stata la corruzione, i favoritismi, sicuramente non era un mondo perfetto, e sicuramente i poveri erano più poveri di quelli di oggi, ma lo spirito e la moralità di ricambiare e allontanare gente indegna dalla cosa pubblica era forte molto più forte di quello che oggi pervade la nostra società.
Spero che queste mie riflessioni prodotte dallo Statuto storico del Comune di Allerona siano anche per altri elemento di spunto ,soprattutto per chi  è impegnato in politica , quella fatta di piccoli ma importanti incarichi, senza riflettori senza telecamere ,piena di problemi,esigenze, pochi soldi e pochi mezzi, dove c’è da far quadrare solo i conti, bene tutti questi dicano che ,partendo da loro e  per tutti  livelli superiori ,fino al parlamento nazionale , la moralità e la limpidezza siano doti senza le quali nessuno possa accedere alla vita amministrativa,e come per i  consiglieri comunali si deve scrivere sulla scheda al momento del voto il NOME e COGNOME , così sia fatto anche per tutti gli altri livelli istituzionali, visto che oggi usare il sorteggio sarebbe troppo banale e facilmente accomodabile.
La società del presente per cercare di essere in futuro migliore forse è bene che inizi a guardare ed imparare dal passato , passato che lo Statuto del Comune di Allerona del 1585 ci permette di avere vicino a portata di mano , grazie anche alla sua “ristampa”, e ci istruisce sul presente, composto da regole semplici ,ma moralmente più avanzate delle nostre, sicuramente facendoci riflettere ci proietterà in un futuro migliore.

David Governatorini Consigliere Comunale di Allerona

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