PERUGIA - In merito alle recenti vicende giudiziarie che hanno interessato a vario titolo alcuni dirigenti e rappresentanti del Partito Democratico, la segreteria regionale dell'IdV, dopo un'attenta analisi della situazione, esprime le proprie valutazioni nella nota ufficiale che segue.

Nell'ultimo anno una pioggia di provvedimenti giudiziari, avvisi di garanzia e un rinvio a giudizio, hanno interessato amministratori, ex amministratori, dirigenti di importanti enti ed uffici regionali, tutti appartenenti al Partito Democratico dell'Umbria.

Fanno spicco quelli conseguenti alle indagini sui comportamenti di dirigenti e responsabili di apparti della sanità umbra, il rinvio a giudizio del presidente della Gepafin, la chiamata in causa di un assessore della precedente giunta e della stessa ex presidente della Regione e, da ultimo, le vicende del presidente del Consiglio regionale.

Naturalmente, per ciascuno di essi, vale la presunzione di innocenza. Noi esprimiamo la speranza che tutti gli addebiti contestati possano essere chiariti in sede di indagine o in sede giudiziaria.

Purtuttavia la delicatezza delle posizioni occupate da quelli che sono oggetto di indagini o di rinvii a giudizio, la loro esposizione e la loro influenza, rendono necessaria, a nostro avviso, una presa di posizione forte e chiara del Partito Democratico, che serva a riaffermare un principio di trasparenza e di eticità per coloro che lo rappresentano di fronte all'elettorato e all'opinione pubblica.

Seguitare a tacere sarebbe per il PD una pericolosa manifestazione di impotenza, che l'opinione pubblica potrebbe interpretare come silenziosa acquiescenza a posizioni di forza interne al partito e come l'incapacità a indicare il confine tra le responsabilità personali da quelle politiche.

Questo giudizio non si limiterebbe al PD, cosa di per sé assai grave per tutto il centrosinistra, visto che quel partito è la forza politica più importante della coalizione, ma finirebbe per riverberarsi su tutti gli altri partiti alleati, mettendone in discussione la coerenza con i valori etici e i principi di trasparenza che pure abbiamo affermato con forza sin dalla presentazione dei programmi di legislatura.

Siamo quindi in attesa di una presa di posizione e misure adeguate del Partito Democratico che restituisca credibilità a quanto affermato più volte sul rapporto tra etica e gestione della cosa pubblica, questioni che non possono essere disgiunte e neppure affidate e rinviate alla conclusione delle vicende giudiziarie.

Ci aspettiamo che da parte del PD venga riaffermato il principio che chi gestisce o ha gestito la le istituzioni pubbliche non deve essere sfiorato dal sospetto di aver agito per interessi personali o di parte e quindi sia avanzata dal PD stesso la richiesta di un loro passo indietro, fin quando non sia stata fatta piena luce sui fatti contestati.


La segreteria regionale dell'Italia dei Valori
 

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