PERUGIA - Parere favorevole della terza Commissione consiliare della Regione Umbria sul Piano triennale 2011-13 per le politiche del lavoro in Umbria, introducendo due novita' frutto di osservazioni e suggerimenti della stessa Commissione che la Giunta ha fatto proprie con integrazioni al testo precedente.

Nella nuova formulazione del Piano, approvato a maggioranza con quattro voti favorevoli della maggioranza e tre astensioni (Pdl, Udc, Fli), e' stata prevista la possibilita' di erogare incentivi finanziari per favorire la creazione di nuove imprese o forme di auto-impiego, purche' accompagnate dall'obbligo di frequentare corsi formativi specifici sulle attivita' che si intendono avviare.

Altra parziale correzione del documento che verra' illustrato in Aula da un relatore unico, il presidente della Commissione Massimo Buconi, fa riferimento alla possibilita' di erogare incentivi finalizzati alla creazione di imprese innovative, di lavoro autonomo e di servizi. Nella seduta odierna la terza Commissione ha anche approvato, con cinque voti favorevoli della maggioranza e due astensioni (Pdl, Udc), il regolamento,'Disciplina per la concessione di contributi e benefici finanziari per le attivita' e per l'impiantistica sportiva'.

In questo caso la Commissione ha deciso di trasmettere alla Giunta anche i pareri e le osservazioni di natura tecnica fatte dall'ufficio legislativo di Palazzo Cesaroni rispetto alla stesura del testo di regolamento fatto dalla stessa Giunta, motivata una settimana fa dall'assessore alla cultura e sport Fabrizio Bracco.

Il Piano triennale per le politiche del lavoro fa proprie le indicazioni del Fondo sociale europeo per gli anni 2007-13, e di conseguenza punta a garantire l'adattabilita' dei lavoratori; a migliorare l'occupazione dei giovani e delle diverse fasce di disoccupati e inoccupati; a perseguire l'inclusione sociale con l'inserimento lavorativo delle fasce deboli; a qualificare il sistema e le prassi di istruzione, formazione e lavoro lungo l'arco della vita, con particolare attenzione al potenziamento della ricerca e dell'innovazione; a sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e innovazione; a favorire l'occupabilita' nell'intero arco della vita, combattendo il lavoro sommerso.

Strumenti operativi del Piano che intende perseguire 'occupazione di qualita' valorizzando il capitale umano, sono alcune misure per favorire l'inserimento occupazionale con la creazione di figure professionali richieste dal mercato, in particolare nelle due filiere, green economy e turismo-ambiente-cultura; percorsi formativi mirati che comprendono anche assegni di ricerca per progetti da spendere all'interno di imprese, universita' e centri di ricerca. Il Piano riserva misure specifiche ai lavoratori in cassa integrazione, per i quali e' previsto l'inserimento in enti pubblici e il ricorso a contratti di solidarieta'.

SCHEDA
Il Piano triennale per le politiche del lavoro, che a breve trovera' una sua parziale esplicitazione nelle scelte operative per il 2011, con il varo del previsto piano annuale, fa proprie le indicazioni del Fondo sociale europeo per gli anni 2007-13, e di conseguenza punta a: garantire l'adattabilita' dei lavoratori; a migliorare l'occupazione dei giovani e delle diverse fasce di disoccupati e inoccupati; a perseguire l'inclusione sociale con l'inserimento lavorativo delle fasce deboli; a qualificare il sistema e le prassi di istruzione, formazione e lavoro lungo l'arco della vita, con particolare attenzione al potenziamento della ricerca e dell'innovazione; a sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e innovazione; a favorire l'occupabilita' nell'intero arco della vita, combattendo il lavoro sommerso. Strumenti operativi del piano che intende perseguire 'occupazione di qualita' valorizzando il capitale umano, sono: alcune misure per favorire l'inserimento occupazionale con la creazione di figure professionali richieste dal mercato, in particolare nelle due filiere, green economy e turismo-ambiente-cultura; percorsi formativi mirati che comprendono anche assegni di ricerca per progetti da spendere all'interno di imprese, universita' e centri di ricerca. Il piano riserva misure specifiche ai lavoratori in cassa integrazione, per i quali e' previsto l'inserimento in enti pubblici e il ricorso a contratti di solidarieta'.
 

 

 

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