di  Fabrizio Cerella, Segreteria Provinciale Prc-FdS Perugia, Responsabile Organizzazione

Rifondazione comunista di Perugia intende esprimere grande soddisfazione per la costruzione di una lista civica unitaria tra Federazione della Sinistra, SeL ed IdV per le elezioni comunali di Todi. Riteniamo infatti che queste forze politiche abbiano saputo unitariamente e responsabilmente raccogliere l’appello all’unità lanciato a Todi da associazioni, indipendenti e singole soggettività. Lo abbiamo detto e continuiamo a farlo: uniti siamo più forti e più forte è il progetto politico del centro-sinistra che appoggia Carlo Rossini. Occorre anche ricordare come a Todi i cittadini abbiano contribuito a trasformare le primarie per la scelta del candidato sindaco del centro-sinistra in un atto di partecipazione vera, favorito da una coalizione forte e credibile, con un programma innovativo e di svolta, in grado di sconfiggere le destre che hanno governato Todi. La nostra partecipazione a questo progetto è dipesa dai contenuti programmatici ottenuti nell'accordo, che mettono al centro la difesa dello stato sociale, il tema del carattere pubblico dei servizi, la difesa del territorio, il rilancio delle attività commerciali, produttive e di artigianato tipico locale per difendere professionalità storiche e posti di lavoro.

Noi crediamo che FdS, SeL ed IdV abbiano saputo raccogliere ed indicare una proposta politica aperta alle tante e ai tanti tuderti che esprimono una domanda di diritti, in particolare per quanto riguarda il lavoro, che chiedono concrete azioni di contrasto alla crisi e la difesa dei beni comuni. Rifondazione comunista auspica che questo sia un primo, ma significativo passo per l’unità, per mettere al centro dell'azione politica il lavoro e lo stato sociale. C'è bisogno di unità. E la scelta unitaria può e deve andare avanti, oltre le elezioni, per portare un contributo concreto non solo a Todi, ma anche a tutta l'Umbria. Occorre, infatti, un riferimento per coloro che si ritrovano nelle battaglie della Fiom sulla democrazia e l'articolo 18. Occorre un progetto che parli alla società, all'associazionismo, ai giovani, che intrecci le ragioni del lavoro con quelle dei movimenti per i beni comuni. L’unità della sinistra può dare corpo a queste aspirazioni e aprire uno spazio politico capace di conseguire questi ambiziosi, ma necessari, obiettivi.

 

 

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