PERUGIA - Era il 2005 e già allora Rifondazione comunista dell’Umbria proponeva l’istituzione di un assessorato regionale ai “Beni comuni e alla riforma del sistema dei servizi pubblici locali” per contrastare dal territorio i processi di privatizzazione. Una proposta lungimirante che oggi, soprattutto all’indomani dei risultati referendari, può tornare d’attualità.

Nel frattempo però rispetto all’idea, banale per la verità, che abbiamo avanzato alle forze politiche che hanno sostenuto i quattro sì, cioè di iniziare a lavorare unitariamente dentro e fuori le istituzioni per dar subito seguito all’esito referendario, non è arrivata ancora alcuna risposta. E così Umbraacque non solo torna alla carica sul deposito cauzionale, ma continua pure a far pagare sulle bollette la tassa del 7% sul capitale investito.

A livello nazionale poi, a dieci anni dai terribili fatti della Diaz, Maroni fa caricare gli uomini e la donne della Val di Susa, colpevoli di voler difendere il proprio territorio, la propria esistenza e quella dei propri figli da un neoliberismo che, pur di scaricare la sua profonda crisi sulle spalle dei popoli, non esita a distruggere tutto ciò che trova sul suo cammino in nome del profitto e della speculazione.

A Napoli il “sistema” manda avanti la camorra per soffocare sul nascere la volontà di cambiamento espressa dalle urne. Su queste premesse noi continuiamo a proporre la costruzione di un fronte unitario dei beni comuni, una vera e propria costituente, a partire dalla lotta dei lavoratori e di quanti si oppongono alla mercificazione del lavoro, dei servizi, della sanità, dei saperi e dei territori.

Le politiche liberiste che stanno desertificando il pianeta, dall’ambiente ai diritti, alla qualità delle relazioni sociali, non sono emendabili; pensiamo che tutti i soggetti singoli ed organizzati impegnati sul terreno dei beni comuni possano e debbano aprire un confronto che, fuori da alchimie da ceto politico e da proclami retorici, si ponga da subito l’obiettivo di organizzare l’unità d’azione e di proposta politica.

Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia

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