“Stupiscono le dichiarazioni, apparse oggi su un quotidiano umbro, del consigliere Carpinelli, il quale attacca frontalmente il progetto della Federazione della Sinistra, cioè il primo concreto tentativo di unità fra forze di sinistra dopo una lunga fase di divisioni e lacerazioni. Stupiscono ancora di più per il fatto che provengono proprio da chi, come Roberto Carpinelli, siede in Consiglio Regionale esclusivamente in quanto eletto sul listino, proprio in rappresentanza della Federazione della Sinistra, che vede in Rifondazione Comunista e nel Partito dei Comunisti Italiani due fra le principali componenti che stanno dando vita a questo progetto politico”. Lo afferma il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regionale, Damiano Stufara, che aggiunge: “Carpinelli sostiene che la Federazione della Sinistra rappresenterebbe un tradimento dell'identità politica dei Comunisti Italiani. Forse allora al consigliere Carpinelli converrebbe domandarsi come mai è stato recentemente eletto portavoce nazionale della Federazione della Sinistra il compagno Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, mentre il segretario regionale del Pdci, Giuseppe Mascio, è entrato a far parte del consiglio politico nazionale della Federazione? Stia pur tranquillo il consigliere Carpinelli che, fra l'altro, afferma che non entrerà dentro il Prc: per quanto ci riguarda la questione non si pone, né oggi né in futuro”.

“L'impegno di Rifondazione Comunista e della Federazione della Sinistra – prosegue Stufara - è rivolto a rilanciare l'utilità e la necessità di avere una sinistra forte e coerente, in Umbria come nel Paese; una sinistra che non rinneghi i propri valori e che continui a porsi al fianco dei lavoratori e dei soggetti più deboli della società, che per primi subiscono gli effetti della crisi e delle politiche del governo delle destre; una sinistra che stia al fianco della Fiom in questa fase durissima dove gli epigoni del capitalismo vogliono fare carta straccia dei principali diritti costituzionali, dal lavoro, alla scuola pubblica, alla rappresentanza sindacale. Una sinistra che non si esaurisce nel progetto della Federazione, ma che da esso possa riprendere la via dell'unità e dell'efficacia nelle battaglie che porta avanti”.

“Per perseguire questi obiettivi – conclude - servono passione, sacrificio ed intelligenza. Non certo facili opportunismi di cui qualcuno si è mostrato campione negli ultimi mesi”.

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