Dopo mesi di attesa, arriva il decreto del governo per risolvere la questione degli esodati. E' un "mini decreto" che tutela 65mila persone, mentre tutti gli altri restano nel limbo senza reddito né pensione dopo la riforma previdenziale. I lavoratori "salvaguardati" rispetto all'aumento dell'età pensionabile sono 65.000 per un costo complessivo di 5 miliardi e 70 milioni, dal 2013 al 2019. È quanto prevede il testo definitivo del decreto firmato nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro e da quello dell'Economia, diffuso oggi (13 giugno) dall' Ansa .

Potranno andare in pensione con le vecchie regole 25.590 persone che erano già in mobilità ordinaria il 4 dicembre e che raggiungano i requisiti (con le vecchie regole) entro i tre anni dall'inizio del beneficio (quattro nel Sud) mentre per la mobilita' lunga si prevede che i beneficiari siano 3.460. Anche questi dovranno essere gia' usciti dal lavoro verso la mobilita' entro il 4 dicembre 2011.

Per i fondi di solidarietà (a partire da quello del credito) i beneficiari saranno 17.710 (ma è previsto che restino a carico dei fondi fino al compimento dei 62 anni), mentre i prosecutori volontari previsti sono 10.250. Saranno salvaguardati i prosecutori volontari che raggiungono i requisiti per la pensione con le vecchie regole entro il 2013 purchè non abbiano ripreso l'attività lavorativa e abbiano almeno un contributo accreditato o accreditabile all'entrata in vigore del decreto "Salva Italia". E' quanto si legge in un altro passaggio del decreto.

I lavoratori esonerati dal servizio che potranno andare in pensione con le vecchie regole sono 950 (esonerati alla data del 4 dicembre 2011), i genitori in congedo per assistere figli disabili che saranno salvaguardati sono 150 (con perfezionamento entro 24 mesi dalla data di inizio del congedo del requisito contributivo per accedere alla pensione indipendentemente dall'eta' anagrafica).

Per accordi di incentivo all'esodo (senza ammortizzatori) saranno salvaguardate 6.890 persone (che siano uscite dal lavoro entro il 31 dicembre 2011). Gli accordi devono essere stati comunicati alla direzione territoriale del lavoro o a soggetti equipollenti e i requisiti dovranno essere raggiunti entro il 2013.

Il limite del fabbisogno complessivo è individuato nella legge di conversione del decreto "Salva Italia" ed è pari a 5.070 milioni di euro, cosi' suddiviso: 240 milioni per l'anno 2013, 630 milioni per il 2014, 1.040 milioni per il 2015,1.220 milioni per il 2016, 1.030 milioni per il 2017, 610 milioni per il 2018 e 300 milioni per il 2019. Per ora sono queste - dunque - le cifre che il governo mette sul tavolo.

Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, riferirà alla Camera martedì o mercoledì prossimo (19 o 20 giugno) proprio sul tema degli esodati. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Fonte: rassegna.it

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