“Malgrado le rassicurazioni ricevute nel corso delle audizioni con i vertici della direzionale regionale della sanità e con i rappresentanti delle quattro Asl umbre, e l’iniziale interessamento alle istanze avanzate dall’associazione negli ultimi mesi su importanti questioni legate al mondo della disabilità, è calato un silenzio preoccupante che fa pensare ad un’attenzione di facciata e a una scarsa sensibilità proprio da parte di chi dovrebbe farne virtù”.

E’ quanto afferma il presidente regionale dell’Opera Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, Stefano Babucci: “Nei mesi scorsi abbiamo presentato alle Asl una relazione in cui sono riportate alcune criticità riguardanti il servizio di fornitura delle protesi – sottolinea Babucci – e un richiamo a perseguire gli obiettivi previsti nel Piano Regionale Integrato per la Non Autosufficienza 2009-2011, nonché nell’erogazione dei servizi all’utenza.

Dopo un incontro con i vertici della sanità regionale in cui era stato promesso un interessamento e una rapida soluzione a queste problematiche, ad oggi nessuna risposta è giunta all’associazione.

“Tanto fumo e poco arrosto”, verrebbe da dire in relazione ad un atteggiamento evidentemente poco produttivo o, peggio ancora, non messo nelle condizioni di agire”. “Si tratta della stessa predisposizione assunta – prosegue Babucci – nella nostra proposta di istituzione di una consulta provinciale dell’handicap, sul modello di quanto già realizzato nella vicina provincia di Siena, ma anche la digitalizzazione dell’archivio storico del comprensorio del Trasimeno, che consentirebbe ai portatori di handicap di evitare fastidiose trasferte, oltre all’avvio di un percorso sinergico con le associazioni del settore che si era prospettato dopo la presentazione della mozione per l’istituzione di una consulta regionale dell’handicap da parte del consigliere Massimo Buconi”.

“L’augurio – conclude Babucci – è che i vertici sanitari regionali riescano finalmente a dare le risposte che la Onmic e tutti i suoi associati aspettano da tempo. Sarebbe una dimostrazione di sensibilità verso tante persone che soffrono quotidianamente e che non meritano questa attenzione di facciata ma un impegno e decisioni concrete”.


 

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