Sabato 17 e domenica 18 settembre si svolgerà a Passignano sul Trasimeno l’assemblea nazionale delle Brigate di Solidarietà Attiva.
Le BSA nascono nei drammatici giorni del terremoto che devastò L’Aquila nell’aprile del 2009 grazie intervento di centinaia di militanti del Prc, dei centri sociali e del volontariato politico diffuso, dopo aver gestito nel campo di accoglienza di Tempera per sette mesi una mensa popolare e uno spaccio popolare (che smistava le derrate e le donazioni raccolte nelle sezioni) si sono cimentate in importanti esperienze di attivismo sociale; dall’alluvione che ha colpito il Veneto lo scorso anno alle crisi alle proteste dei migranti contro la “sanatoria truffa” alla gru di Brescia e alla torre di via Imbonati a Milano, passando per le tante occupazioni di fabbrica al nord così come nella nostra Regione (la Piselli di Perugia e la Merloni di Gaifana).
Dalla crisi del terremoto al terremoto della crisi.
Recentemente i “briganti” sono stati protagonisti (insieme all’associazione pugliese Finis Terrae, con la quale portano avanti la campagna “ingaggiami, contro il lavoro nero”) delle vicende di Nardò (LE), dove i lavoratori impegnati nella raccolta di pomodori e angurie sono stati protagonisti del primo sciopero bracciantile del XXI secolo.
Unire lotta di classe e solidarietà sociale, questo è lo spirito della ragazze e dei ragazzi che dedicano il loro tempo libero al volontariato nelle BSA; per fare un bilancio dei primi due anni di vita dell’associazione e per ragionare sulle prospettive, le briganti e i briganti si troveranno a Passignano, dove invitano tutti a partecipare alla plenaria aperta che si svolgerà domenica pomeriggio al centro Pante Rei.

Oscar Monaco, vice presidente nazionale BSA.
 

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