Rsu provincia di Perugia: no alla spettacolarizzazione mediatica

Chiaramente certi comportamenti non possono essere giustificati in alcun modo. Però ci saranno sicuramente delle attenuanti che qualcuno dovrebbe evidenziare. Comunque esiste il problema di accertare se questi dipendenti coinvolti hanno svolto correttamente e puntualmente i compiti affidati. Questo è molto facile: " basta controllare le valutazioni fatte dai dirigenti responsabili così come previsto dalla norma contrattuale". Quindi se la valutazione è positiva si deve concludere che il dipendente ha lavorato proficuamente e seriamente. In questi casi non si può certo ravvisare un danno e quindi si deve concludere che le innovazioni di quel grand'uomo del ministro non servono a nulla, anche perchè disposizioni già esistenti nella normativa vigente. Se le cose non stanno in questi termini vuol dire che il problema è un altro:"è la presenza di un eccessivo numero di dirigenti incapaci, molto spesso non qualificati che non sanno organizzare e dirigere gli uffici". Assistiamo invece alle esternazioni di questi illustri policiti che si scatenano con l'ultima ruota del carro quando nulla hanno detto, e soprattutto fatto, nei confronti dei decreti di quel Brunetta che potevano benissimo essere contestati presso la "Consulta". Comunque il marcio sta nel modo di come viene oggi concepito il ruolo della dirigenza. La riforma di Bassanini è stata una vera bufala perchè più che di autonomia della dirigenza bisogna parlare di sudditanza e servilismo mercenario. Più si alza l'indennità al dirigente e più elevato risulta l'asservimento al politico. Questa è una equazione più che verificata. Verrebbe la voglia di gridare: " Bassanini vaffanculo con Brunetta e compagni di merende". Ma questo non serve alla bisogna. Allora approfitto ancora di questo spazio per sfogarmi, nella speranza che qualcuno legga queste poche righe, per evidenziare il paradosso dei privilegi che i contratti riservano ai direttori e ai dirigenti degli enti pubblici. Il caso non è teorico ma reale perchè già registrato sia in Regione che in Provincia. Hanno preso il commesso della Provincia che si approfittava di qualche minuto ed è stato messo a pane ed acqua e senza stipendio. Se il reato l'avesse commesso un dirigente che cosa sarebbe successo? L'ente, come si è gia visto, lo sospende riconoscendogli comunque, perchè previsto dal contratto di lavoro, lo stipendio base di sopravvivenza che è molto più alto degli stipendi normali. Poi, visto che la sentenza definita arriva normalte dopo 10 anni, viene riammesso, con trasferimento in un altro ufficio, ma mantenendogli obbligatoriamente lo stesso stipendio percepito. Ci sono cinque anni tempo per decidere il reintegro ed invece per alcuni è passato solo un giorno dopo la revoca degli arresti domiciliari. Ma ci si è mai soffermati su tali casi? Non era forse doveroso capire quali meccanismi esistono dietro tali comportamenti? Già questo appare alquanto discutibile ma la cosa più assurda è che la dirigenza contratta le proprie posizioni con se stessa stando di qua e di la del tavolo di concertazione. Ma non bastasse questo potrebbe anche accadere che un dirigente prevedendo di cadere in disgrazia, cioè subire un taglio dell'indennità di dirigenza, per assurdo, potrebbe commettere volontaramente un reato, certamente veniale per non incorrere in guai seri, cioè di poca entità economica, e congelare così la sua posizione sia contrattuale che retributiva in attesa della sentenza definitiva. Quindi Bassanini e soci, se potete, rimettete un po' d'ordine nell'organizzazione degli enti, cominciando però questa volta dai vertici, direttori e dirigenziali e non dalle posizioni di base. Questo è necessario anche per giustificare l'utilità delle assemblee elettive perchè, forse un giorno, qualcuno potrà chiedere ma come mai il programma di attività dell'ARUSIA per l'anno 2009 non è stato ancora approvato pur correndo già il mese di gennaio dell'anno 2010? Quale risposta potrà mai essere inventata se non quella dell'inutilità dei dirigente, dei direttori, degli assessori ed evidentemente anche del consiglio regionale e dei consiglieri che si trovano a votare un programma di lavoro già realizzato e comunque chiaramente immodificabile? Allora fa bene la magistratura a perseguire i furbetti del cartellino, ma sarebbe ora che si attivassero le indagini anche su cose più importanti perchè in molti si chiedono ma come è possibile e corretto che un Procuratore della Corte dei Conti assuma incarichi di docenza da enti che sono sottoposti alla sua vigilanza e controllo? Molti sono coscienti che le cose vanno malamente perchè non c'è più chi controlla seriamente in questo nostro paese e che occorre porvi rimedio al più presto. A chi ci sideve raccomandare a questo punto.....??????