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PERUGIA - Ancora una volta i lavoratori agricoli assieme a Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil si vedono costretti a scendere in piazza per denunciare alcune inefficienze e ingiustizie: il giorno 18 dicembre alle ore 10,30 si terrà un presidio di protesta davanti all’Inps di Perugia, in Via Canali. La manifestazione ha come obiettivo quello di sensibilizzare e richiamare ad una maggiore attenzione l’Inps rispetto alle questione legate alle prestazioni e alla previdenza agricola. “Molto spesso –anticipano i sindacati- alcune decisioni troppo affrettate umiliano i lavoratori occupati nel settore primario”. Le questioni che il sindacato di categoria vuole affrontare in questo presidio di protesta davanti alla sede dell’Inps sono molteplici: in primo luogo, la retribuzione delle prestazioni, disoccupazione, maternità, malattia che vengono erogate con un salario minimo anziché con quello contrattuale, con forte penalizzazione dei lavoratori soprattutto in un momento di crisi come quello che sta attraversando il Paese e che sta colpendo fortemente il settore agricolo. La manifestazione per denunciare come l’insufficiente comunicazione tra il reparto delle prestazioni e il settore della previdenza agricola (che acquisisce tutti i dati da parte delle imprese necessari all’erogazione delle prestazioni) abbia come conseguenza, nel migliore dei casi, un ritardo nel pagamento delle prestazioni, mentre nel peggiore il lavoratore non viene pagato per il lavoro svolto. Il sindacato non si limita percià ad una mera contestazione, ma intende avanzare proposte grazie ad un approccio costruttivo alle problematiche evidenziate. In primo luogo le organizzazioni sindacali propongono l’istituzione di uno sportello per la previdenza agricola che sia in grado di informare i lavoratori sia per quello che concerne l’aspetto legato alle prestazioni che per quello che riguarda la parte previdenziale. In ambito nazionale, le organizzazioni sindacali di categoria chiedono soluzioni positive rispetto ai voucher, questo nella consapevolezza del quasi insignificante utilizzo di questa modalità retributiva nella nostra regione. Condividi