ASSISI - In merito allo stato di agitazione proclamato la scorsa settimana dalla RSU della Colussi, il Partito della Rifondazione Comunista esprime massima solidarietà alle istanze dei lavoratori, soprattutto difronte al silenzio assordante e provocatorio dell’azienda, che nonostante lo stesso stato di agitazione coinvolga molti lavoratori, non convoca l’Rsu per riaprire un serio tavolo delle trattative.
Sebbene la Colussi tenda a sbandierare il buon andamento economico del suo gruppo presentandosi come un’azienda moderna, dimentica che del medesimo fanno parte anche gli operai e cavalca questo periodo di crisi per ridiscutere tutti i diritti acquisiti negli anni; la nuova turnazione basata sul massimo di flessibilità degli orari non è una battaglia per la sopravvivenza dell’azienda, ma una provocazione per non affrontare i veri problemi aziendali.
La crisi finanziaria, figlia di un sistema drogato, creata dal neoliberismo speculativo, entra in disfacimento per cause da esso stesso prodotte; le aziende, partecipanti attivi di questo sistema fatto di carta e non di produzione concreta, scaricano sugli operai, vera spina dorsale del mondo produttivo, tutte le difficoltà su coloro che la crisi non l’hanno prodotta ma la subiscono, chiedendo massima flessibilità e bassi salari.
Non è solo un problema di mancanza di piano industriale, ma di visione complessiva della situazione.
Diamo massima sostegno a tutte le iniziative di lotta che le Rsu metteranno in campo.
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